Matri racconta il ritiro massacrante con Conte: “Correvamo nudi. Pesavo 88 chili, diventai 79”

Alessandro Matri ha avuto la sua esplosione alla Juventus. Con i bianconeri per l'ex attaccante ben 31 gol e 8 assist e un'esperienza con Antonio Conte allenatore che di certo non potrà mai dimenticare. L'ex centravanti, che ha dato l'addio al calcio dopo l'ultima stagione 2019/2020 col Brescia, ne ha parlato nel corso del podcast ‘SUPERNOVA' condotto da Alessandro Cattelan. Tra i tanti argomento sviscerati si è parlato proprio dell'attuale allenatore del Napoli e dei suoi metodi tecnici, tattici e comportamentali che da sempre lo contraddistinguono.
Matri ricorda soprattutto il ritiro negli Stati Uniti a Philadelphia. "In quel primo ritiro ricordo che abbiamo rischiato in tre o quattro le penne, c'era il 100% di umidità – spiega Matri – . Dopo il volo ci ha distrutto facendoci correre appena atterrati. Ricordo che ci disse: "Facciamo una sgambata e dormite, ma ci ha distrutto". Matri però sottolinea chiaramente i benefici di quel lavoro durissimo svolto con Conte durante la preparazione estiva: "Ti porta a un livello fisico che vai il doppio degli altri".

L'ex attaccante della Juventus ricorda benissimo quel ritiro, soprattutto i risultati ottenuti al termine di quell'esperienza: "Ho iniziato il ritiro a 88 chili e ho finito a 79 tra liquidi e un po' di grasso". E poi spiega: "Noi a Philadelphia correvamo tutti nudi, in mutande, visto il caldo – aggiunge ancora -. Io avevo 208 battiti, normalmente sono 187-189, ma avevo la pelle d'oca, i brividi di stanchezza e ricordo che lui si avvicinò a me e disse: ‘Ale mi avevano detto che avevi i co***oni, vabbè fermati". Ma a prescindere da tutto Matri sottolinea le incredibili capacità di Conte sul campo.
Matri racconta gli allenamenti di Conte alla Juventus
"Il mister è un fenomeno, uno di quegli allenatori che prepara le partite su giocate memorizzate – e spiega un aneddoto -. I primi allenamenti funzionavano in questo modo: quando la palla andava al terzino e la stoppava di piatto si doveva fare un movimento, se la stoppava di piatto spostandolo sull'esterno un altro, di suola un altro ancora. Io, e Toni ci guardavamo così…". Matri ride ricordando quel momento ma conclude: "Fisicamente ti ammazza però poi dopo ti accorgi che quello che ha fatto ti semplifica le cose nei momenti di difficoltà perché giocavi a occhi chiusi. Mi ha aiutato molto".