Maradona operato, Messi: “Forza Diego. Non vedo l’ora di abbracciarti ancora”
Il silenzio di Lionel Messi aveva fatto discutere nel giorno del 60° compleanno di Maradona. Tra i tanti messaggi di auguri inviati all'ex Pibe de Oro da avversari ed ex campioni è mancato quello della Pulce. Il ‘dieci' che Diego aveva scelto come prediletto nella sua Argentina, il talento che più di tutti ne avrebbe potuto ripercorrere le gesta. Questa volta, però, è stato diverso. La notizia del ricovero e dell'operazione alla testa dell'ex stella dell'Albiceleste ha spinto il calciatore del Barcellona a condividere sui social una dedica per ‘el Diez'.
Diego, che tu abbia tutta la forza per riprenderti in fretta – si legge nel messaggio di Messi -. Io e la mia famiglia vogliamo vederti quanto prima possibile. Un abbraccio di cuore!
Chi ama il Dieci non dimentica e, in Argentina come a Napoli, sono rimasti col fiato sospeso nell'attesa di conoscere gli aggiornamenti sulle condizioni di salute di Maradona. Inizialmente ricoverato a La Plata per quello che venne definito un "crollo emotivo" avvenuto pochi giorni dopo il suo compleanno (30 ottobre), su suggerimento del medico personale (il neurochirurgo che lo ha operato nella Clinica Olivos du Buenos Aires) l'ex Pibe ha deciso di sostenere l'intervento. Lo ha fatto nonostante il parere negativo dei familiari che temevano per le conseguenze, per nulla convinti dalla rassicurazioni dei dottori che avevano presentato come "di routine" l'operazione.
Leonardo Luque, il medico che segue da vicino l'evoluzione della terapia già seguita da Maradona, è stato il primo a parlare subito dopo essere uscito dalla sala operatoria. Un'ora e venti minuti, è stato questo il tempo necessario per rimuovere quel coagulo di sangue che s'era formato tra il cranio e il cervello. "Ha sopportato bene l'operazione, Diego è sveglio e va tutto bene", le dichiarazioni dello specialista che ha anche aggiunto ulteriori dettagli. "Avrà ancora per un po' un drenaggio applicato alla testa e resterà in clinica fino a quando non si sarà pienamente ristabilito".
