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Mandzukic, sì al Milan. Cosa manca per vederlo in maglia rossonera

Contratto di 6 mesi, ingaggio di 1.8 milioni di euro. Il Milan ha il sì Mandzukic e adesso riflette sull’operazione da chiudere nella sessione invernale di gennaio. È il rinforzo giusto? Per esperienza e duttilità tattica: a Torino giocò anche da attaccante esterno senza ‘fare ombra a Ronaldo’ e con Ibra sarebbe devastante.
A cura di Maurizio De Santis
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È il classico calciatore pronto subito. Mario Mandzukic al Milan è l'asso nella manica da calare al tavolo delle trattative nell'ultima settimana di mercato. L'attaccante croato, reduce dall'esperienza poco felice in Qatar (Al-Duhail), ha già detto sì ai rossoneri. La valigia sul letto, quella di un lungo viaggio, può essere anche imbarcata: l'ex di Bayern Monaco, Atletico Madrid e Juventus attende solo che dai vertici della società arrivi il benestare all'operazione che dovrebbe consegnare a Pioli un rinforzo top per i prossimi 6 mesi. Magari anche un po' di tempo in più (un anno e mezzo sembra essere la sua richiesta), considerato che nella prossima stagione il ‘diavolo' tornerà in Champions e avere in rosa calciatori del suo livello è sempre prezioso.

Quanto costa? Mandzukic è svincolato, il suo acquisto non arrecherebbe aggravi al bilancio. Sullo stipendio si può raggiungere un accordo, del resto lo stesso calciatore sa bene che – in tempi di pandemia e con la situazione economia contingente – non puoi tenere alte le pretese. Il Milan ha messo sul piatto una bozza d'accordo di questo tipo: 1.8 milioni di euro (massimo 2 milioni) fino a giugno. Poi si vedrà.

Coesistenza. L'arrivo di un giocatore come il croato rischia di incrinare gli equilibri all'interno dello spogliatoio? Non sarebbe un problema in questo senso, Mandzukic è cosciente che arriva in un gruppo coeso, a ranghi serrati intorno a Ibrahimovic ("io guido, la squadra mi segue", ha ribadito di recente lo svedese). Del resto, lui stesso è riuscito a convivere con Cristiano Ronaldo e ai tempi della Juve mostrò una duttilità tale da adattarsi anche nel ruolo di attaccante esterno. Ecco perché non è escluso possa coesistere (anche) con Ibra. Unica perplessità: non gioca una gara ufficiale da marzo del 2020 ma le sue condizioni fisiche sono buone. Il Milan riflette, il croato ha già detto sì.

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