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Mancini battuto al debutto con l’Arabia, la sua faccia dice tutto: come si fa a prendere gol così?

L’Arabia Saudita è stata sconfitta 1-3 in amichevole a Newcastle, in uno stadio praticamente deserto. Il debutto con un ko toglie il sorriso al neo ct, che aveva lasciato l’Italia a metà agosto dimettendosi con una pec.
A cura di Maurizio De Santis
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Roberto Mancini al debutto in una gara amichevole nella sfida contro la Costa Rica.
Roberto Mancini al debutto in una gara amichevole nella sfida contro la Costa Rica.

L'espressione che ha Roberto Mancini dice tutto. Ha la faccia di uno capito, quanto al principio di tristezza in fondo all'anima… ci sarà il tempo per lenire anche quello perché cominciare con una sconfitta è sempre spiacevole. Il neo ct dell'Arabia Saudita manda giù il boccone amaro, quasi sembra dire: ma come si fa a prendere gol così? Dopo mezz'ora la squadra era già sotto di due gol.

Nell'amichevole disputata al St-James Park di Newcastle c'era poco, pochissimo pubblico, quasi nessuno ad assistere al test della sua selezione contro la Costa Rica. È finita 1-3 e anche se il match contro i ‘Ticos' non aveva alcun valore ufficiale, ma di mera statistica, un ko alla prima è una nota stonata che ti resta nelle orecchie per un po'. Soprattutto alla luce delle reti incassate, del modo in cui sono arrivate. Accanto a sé il neo ct ha l'interprete che lo aiuta a trasmettere le indicazioni ai calciatori in campo ma avrà bisogno di tempo perché la squadra parli la sua lingua tattica.

La prima gra da commissario tecnico riserva amarezze all'ex allenatore degli Azzurri.
La prima gra da commissario tecnico riserva amarezze all'ex allenatore degli Azzurri.

Uno-due su palla inattiva. Il doppio vantaggio della Costa Rica arriva di testa, in entrambe le occasioni grazie (anche) al malo modo in cui era piazzata la difesa saudita. Dopo appena una decina di minuti è Francisco Calvo, difensore che gioca in Turchia nel Konyaspor, a saltare più in alto di tutti: non ha avversari che ne disturbano lo stacco, beneficia di una marcatura blanda e là in mezzo è un gioco da ragazzi piazzare la zuccata vincente deviando la palla che gli viene pennellata su punizione. Stesso copione intorno alla mezzora: lo 0-2 porta la firma di Manfred Ugalde, attaccante del Twente.

Nella ripresa Mancini prova a cambiare qualcosa nel tentativo di riaprire il match. Al Bulayhi ci riesce nella fase iniziale della ripresa ma l'1-2 è un fuoco di paglia, l'Arabia non riuscirà mai a creare reali pericoli alla porta di Navas. Manterrà un buon possesso palla ma le trame di gioco saranno sterili e, per giunta, inficiate da una difesa ballerina. E la Costa Rica riuscirà a serrare i ranghi senza faticare. Anzi, nel finale anche la rete dell'1-3 con Leal.

In Arabia l'ennesimo ko lo hanno chiamato ‘maledizione dell'Argentina'. Il motivo? Dopo la storica vittoria per 2-1 in Qatar sulla nazionale che sarebbe poi diventata campione del mondo la selezione saudita ha giocato contro Polonia, Messico, Venezuela, Bolivia e Costa Rica perdendo tutte le gare. Non un buon viatico per novembre, in occasione delle qualificazioni per il mondiale, per gennaio in vista della Coppa d’Asia. L’Arabia tornerà in campo martedì (18.30) contro la Corea del Sud di Klinsmann.

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