102 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Maignan ha riconosciuto nelle immagini un padre con un bambino: è caccia ai tifosi razzisti di Udine

L’Udinese sta collaborando con tutti gli strumenti a propria disposizione con la polizia nell’esame delle immagini fornite dalle telecamere puntate sui primi sedili della Curva Nord, da dove sabato sono partiti i versi razzisti indirizzati a Mike Maignan. Il portiere francese ha già riconosciuto qualcuno coinvolto.
A cura di Paolo Fiorenza
102 CONDIVISIONI
Immagine

Mentre non solo il mondo del calcio si stringe intorno a Mike Maignan e il portiere del Milan incassa anche la solidarietà di tutte le parti politiche, con l'impegno del sindaco di Udine di conferirgli la cittadinanza onoraria, proseguono a spron battuto le indagini per individuare tramite le telecamere dello stadio Friuli i responsabili dei versi razzisti indirizzati al 28enne portiere francese durante il primo tempo del match giocato sabato sera. C'è attesa per le decisioni della giustizia sportiva, che potrebbe chiudere la Curva Nord dell'Udinese per una o più partite in base alla "percezione" dei cori da parte degli ispettori federali presenti. Al momento sembra che gli autori degli orribili versi di scimmia siano davvero pochi: da un paio di persone a quattro. Secondo quanto riferisce Repubblica, Maignan avrebbe riconosciuto dai video un padre con un bambino, segnalando la cosa agli uomini della Procura della Federcalcio.

Mike Maignan a colloquio con l'arbitro Maresca dopo la sospensione di Udinese-Milan
Mike Maignan a colloquio con l'arbitro Maresca dopo la sospensione di Udinese-Milan

Ma non c'è solo il lato della giustizia sportiva ad essere interessato dalla vicenda, visto che anche la magistratura ordinaria sta per aprire un fascicolo. L'Udinese sta collaborando con tutti gli strumenti a propria disposizione con la polizia nell'esame delle immagini fornite dalle telecamere puntate sui primi sedili della Curva Nord, cercando anche di leggere i labiali delle persone coinvolte. L'individuazione dei responsabili – per la quale si ritiene servano tempi brevi – potrebbe portare a daspo pluriennali per i medesimi, ovvero al divieto di ingresso nei luoghi dove si tengono avvenimenti sportivi. Dal canto suo, il club friulano ha già fatto sapere che li bandirà a vita dall'assistere alle sue partite al Friuli.

Del resto, nel suo accorato messaggio postato sui social il giorno dopo l'episodio che lo aveva visto abbandonare il campo per qualche minuto assieme ai suoi compagni di squadra, Maignan aveva nominato espressamente le autorità e la procura tra coloro che se non avessero fatto nulla sarebbero stati "complici" dei razzisti, al pari degli altri tifosi che pur avendo sentito tutto non hanno fatto nulla per far smettere quegli orrendi versi. Il suo urlo di dolore, "come uomo e padre di famiglia", non resterà inascoltato.

102 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views