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Mai più Europei itineranti, l’annuncio di Ceferin: “Scorretto per le squadre”

Il presidente dell’UEFA, Aleksandr Ceferin, ha rilasciato un’intervista ai microfoni della BBC Sport e ha parlato degli Europei itineranti. Il numero uno del calcio europeo ha criticato aspramente la formula: “Io non lo supporterei nuovamente perché penso che sia troppo impegnativo e in un certo senso scorretto per le squadre e i tifosi”.
A cura di Vito Lamorte
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EURO 2020 sta per finire ma non si placano le polemiche sulla formula decisa dalla UEFA. Il torneo itinerante ideato dall'allora presidente Michel Platini per il 60º anniversario dalla nascita della manifestazione aveva destato già molte critiche negli anni e nei mesi scorsi ma con l'andare avanti delle gare questo malumore è aumentato e anche il presidente dell'ente che regge il calcio europeo, Aleksandr Ceferin, si è detto contrario alla riproposizione di questa formula. Il numero uno dell'UEFA ha rilasciato un'intervista ai microfoni della BBC Sport e tra i tanti temi toccati c'è stato anche quello del progetto dell'Europeo itinerante. Il torneo che domenica finirà a Londra si è giocato in undici distinte città europee (Roma, Baku, San Pietroburgo, Copenaghen, Amsterdam, Bucarest, Londra, Glasgow, Siviglia, San Pietroburgo, Monaco di Baviera,  Budapest) nonostante la pandemia che sta affliggendo il mondo intero da più di un anno e le norme diverse da nazione a nazione a livello sanitario.

Sono state tante le critiche sulla formula e anche Ceferin si è lasciato andare in maniera piuttosto netta sull'idea dell'Europeo itinerante: "Se lo chiedete a me vi dico che io non supporterei nuovamente un Europeo itinerante perché penso che sia troppo impegnativo e in un certo senso scorretto. Alcune squadre devono percorrere più di diecimila chilometri e altre solo mille per esempio, e questo non è giusto per i tifosi". 

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Il presidente dell'UEFA ha parlato degli spostamenti che hanno dovuto effettuare le squadre e i tifosi per seguirle, una formula che difficilmente rivedremo nelle prossime edizioni: "Alcuni tifosi dovevano essere a Roma ed entro un paio di giorni dovevano raggiungere Baku, così non va bene. È un'idea interessante, ma difficile da realizzare. Non credo che lo rifaremo in futuro".

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