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“Ma dove vai, è dall’altra parte!” Il curioso retroscena dell’esordio di Dzeko con l’Inter

L’esordio di Edin Dzeko con l’Inter a San siro è stato più che positivo: 4-0 al Genoa, un gol al debutto, di fronte ad uno stadio che ha rivisto i tifosi in tribuna: “Tutto bellissimo, ero emozionato e non è da me. Clima stupendo, sento di sentirmi a casa”. Ma c’è stato anche un curioso retroscena che non dimenticherà facilmente.
A cura di Alessio Pediglieri
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Essere emozionati come la prima volta, a 35 ani si può anche se sei un campione affermato, hai sulle spalle 15 stagioni da professionista e ti chiami Edin Dzeko. Il gigante bosniaco ha esordito con la sua maglia alla prima di campionato, in casa, a San Siro, contro il Genoa. Una partita che ha visto anche il ritorno ufficiale del pubblico negli stadi in un clima finalmente tornato alla normalità, seppur sotto l'attenta osservazione di rigide regole sanitarie.

In campo tutto bene, anche se non benissimo: Simone Inzaghi ha scelto l'ex Roma per inserirlo al centro dell'attacco dove, in mancanza di altri titolari fermati da problemi fisici più p meno gravi, ha dovuto portare l'intero peso del reparto sulle sue spalle. Una situazione che Dzeko aveva già vissuto a Roma e che non gli è gravata visto che nello schema tattico nerazzurro è stato comunque assistito, alternandosi, da Sensi e Cahlanoglu chiamati a fare da supporto.

E' arrivato anche un gol, liberatorio, vista l'esultanza rabbiosa del gigante nerazzurro, che ne aveva sfiorati altri e che aveva mostrato la volontà di lasciare subito il segno: per la gioia dei tifosi sugli spalti che hanno festeggiato il poker al Genoa, dimenticando per 90 minuti Hakimi, Lukaku e l'amarezza di averli persi. Gli stessi tifosi che devono aver messo in soggezione più del dovuto Dzeko già sotto pressione per un debutto ricco di aspettative.

"Ho visto tanti tifosi, ero molto emozionato ma non è da me" ha poi rivelato il giocatore che in vista di Verona tornerà in campo per la 2^ di campionato al fianco probabilmente di Lautaro Martinez in quella che è considerata ad oggi la coppia titolare in avanti, in attesa di capire se ci sarà anche Joaquin Correa, neo nerazzurro. "Lo stadio era stupendo, l'ho sentito subito casa mia".

Però l'emozione ha giocato anche un tiro mancino al bosniaco che è stato presa della confusione tra tanti aspetti da seguire e tutti gli occhi puntati addosso: "Quando siamo entrati ho sbagliato lato e spogliatoio, Mi stavo dirigendo in quello degli ospiti. Perisic mi ha visto e mi ha detto: ‘ma dove vai, no. E' dall'altra parte'"

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