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Lozano ha visto la morte in faccia: “Stavo per lasciare mia moglie e i miei figli soli”

Hirving Lozano è tornato a parlare del grave infortunio rimediato pochi mesi fa in Gold Cup. L’attaccante messicano del Napoli dopo uno scontro con il portiere avversario ha rischiato di subire danni permanenti. Nella sua ultima intervista ha parlato di quello che è stato un vero e proprio incubo.
A cura di Marco Beltrami
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Hirving Lozano sta tornando a ritagliarsi uno spazio importante anche nel Napoli di Spalletti. Il gol a Udine e i due assist contro la Samp, hanno fatto rivedere ai tifosi azzurri il miglior Chucky, dopo un'estate turbolenta a causa del brutto infortunio in Gold Cup. Quello che sembrava inizialmente un serio problema all'occhio, in realtà "nascondeva" altro: l'attaccante messicano ha rischiato addirittura di perdere la vita, a giudicare da quanto riportato dal diretto interessato, tornato a parlarne dopo mesi.

In un'intervista a ESPN, Lozano ha raccontato quanto accaduto dopo il terribile scontro con il portiere di Trinidad e Tobago che lo ha costretto a finire sotto i ferri per un'operazione all'occhio. Le cose per lui sarebbero potute andare molto peggio: "Molti medici mi hanno detto che avrei potuto anche perdere la vita". Una rivelazione da brividi, con l'attaccante del Napoli che a cuore aperto ha provato a rendere di pubblico dominio le emozioni di quei momenti: "Hai molta paura in quelle occasioni, perché lasci due bambini, una donna sola ed è stato un duro colpo e ti fa pensare molte cose".

Fortunatamente oggi Lozano può ripercorrere il recente passato con la sensazione di chi ha tirato un sospiro di sollievo, dopo aver rischiato di perdere tutto: "Avevo paura. Potevo rimanere paralizzato o perdere l'occhio perché si è aperto tutto e ho la cicatrice. Sono stato molto spaventato, ma per fortuna mia moglie è stata sempre con me e mi ha supportato". 

Lozano dunque non ha riportato conseguenze, proprio come il suo connazionale Raul Jimenez, che ha rischiato seriamente danni permanenti per un infortunio in campo alla testa. Entrambi nella sfortuna, sono stati fortunati: "Sono contento che Raul sia tornato perché per lui l'infortunio è stato più complicato. Era difficile. L'importante è la salute, e lui contribuisce sempre molto alla nazionale. È un grande giocatore e un grande essere umano".

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