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Lotito insospettito da una frase di Sarri: blitz nello spogliatoio della Lazio

Troppo brutta la sconfitta della Lazio nell’ultimo turno in casa del Bologna: i biancocelesti sono scesi in campo al Dall’Ara con un atteggiamento molle che ha prodotto il 3-0 per la squadra di Mihajlovic. Una prestazione inaccettabile per Claudio Lotito, che ha drizzato le orecchie quando ha sentito una frase di Sarri e mercoledì è piombato in spogliatoio a Formello.
A cura di Paolo Fiorenza
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Entrare in una sosta per le Nazionali con una sconfitta non è il massimo, visto che poi non si gioca per due settimane e in una piazza come Roma le chiacchiere su radio e TV – con annesse polemiche – sono il pane quotidiano. Se poi le dimensioni della sconfitta sono quelle di una sonora batosta, come quella incassata dalla Lazio a Bologna per 3-0, allora è il caso di far sentire la voce del padrone, deve aver pensato Claudio Lotito. E dunque il presidente biancoceleste mercoledì scorso alla ripresa degli allenamenti si è recato in spogliatoio a Formello, accompagnato dal DS Tare, per parlare alla squadra – sia pure decimata dalle assenze dei Nazionali – alla presenza anche di Maurizio Sarri.

Il contenuto del discorso presidenziale, svelato dal Corriere dello Sport, è stato il richiamo al massimo impegno, alla compattezza, al remare tutti nella stessa direzione, senza alibi di alcun genere. E soprattutto sposando in toto il progetto sarrista, sul quale Lotito ha investito parecchio. L'appello all'unità d'intenti non è stato casuale, visto che il numero uno dell'Aquila è stato insospettito dalla frase pronunciata da Sarri nell'analisi della sconfitta di Bologna dopo il confronto con la squadra: "Forse è un problema che abbiamo nello spogliatoio, legato a personaggi influenti". Parole che hanno fatto drizzare le orecchie a Lotito.

Il gruppo deve essere coeso, gli individualismi messi da parte, solo ragionando come un monoblocco si possono raggiungere quei risultati che la società si aspetta, a fronte dei sacrifici fatti per trattenere i gioielli biancocelesti, da Luis Alberto a Milinkovic-Savic e Ciro Immobile, quest'ultimo appena gratificato con un lungo rinnovo di contratto al pari dell'altro pilastro Acerbi. Lotito ritiene di aver fatto tutto quello che doveva sul mercato, portando anche a Roma i vari Felipe Anderson, Pedro, Basic, Zaccagni ed Hysaj. L'arrivo di Sarri, convinto con un ingaggio importante, è l'architrave su cui costruire una grande Lazio: nessuno deve minimamente gettare ombre sulla solidità del progetto, per questo Lotito è voluto intervenire subito. Quella squadra molle vista al Dall'Ara è stato un campanello d'allarme che non ha voluto e potuto ignorare.

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