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L’orgoglio del Napoli ai piedi di Spalletti: “Anch’io volevo giocare questa partita”

Con il successo di San Siro, il Napoli ha dato una spallata alla crisi: “Venivamo da due sconfitte, la fiducia in questi casi cala” ha detto il tecnico che poi ha spiegato un particolare sul proprio abbigliamento.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Napoli è riuscito a fermare il Milan e a riacciuffarlo in classifica in seconda posizione alle spalle dell'Inter neo campione d'Inverno. Merito di Elmas che ha permesso ai partenopei di Spalletti di non subire il peso delle assenze e approfittare di quelle rossonere, riaprendo il discorso quale alternativa ai nerazzurri. Una prova maiuscola, d'oroglio e sacrificio e che non ha risparmiato polemiche roventi nel finale per una decisione del VAR.

Per il tecnico del Napoli è stata l'occasione per aver dimostrato di essere tutt'altro che tagliati fuori dai giochi tricolori, considerazione che poteva apparire reale dopo un pareggio e due sconfitte consecutive: "Oggi abbiamo giocato da grande squadra contro una grande squadra" ha detto Spalletti ai microfoni di DAZN. "Abbiamo controllato bene la partita e abbiamo lasciato al Milan pochi spazi. I ragazzi hanno lottato, si sono aiutati, è diventato evidente il fatto di fare qualcosa per la città di Napoli".

Uno spirito che è emerso sin da subito dallo stesso allenatore che si è presentato in campo con tuta e scarpe da calcio ai piedi. Non una scelta casuale ma evidentemente l'ennesima dimostrazione nei confronti dei suoi giocatori di incarnare anche nei fatti lo spirito con cui affrontare le partite. Spiegazione arrivata puntualmente nel post gara, ai microfoni: "La volevo giocare anche io questa partita, le utilizzavo quando ero giocatore anch'io. Questa volta il Vesuvio non è stata solo una cartolina di Napoli ma il nostro atteggiamento in campo"

Gioco e orgoglio, alla fine del match un abbraccio da parte del tecnico ai giocatori, uno ad uno subito dopo il 90′, un ulteriore segnale di stima da parte del tecnico su un gruppo che poteva anche finire nel baratro: "Venivamo da due sconfitte e quando succede questo si abbassa la fiducia e diventa tutto più pesante. Poi nessuno voleva prendere la palla per organizzare le ripartenze. Potevo anche tenere Petagna in campo ma ero convinto che con i piccoletti si poteva chiudere la gara con le ripartenze. Poi ci siamo chiusi troppo perché l'aggressività del Milan era alta e non siamo stati bravi in questo".

La gioia di Spalletti a fine match: abbracci per tutti, il Napoli ha battuto il Milan ed è tornato secondo
La gioia di Spalletti a fine match: abbracci per tutti, il Napoli ha battuto il Milan ed è tornato secondo

La soddisfazione però è evidente negli occhi e nelle parole di Spalletti, vincitore in un big match delicatissimo: "Quello che mi ha fatto piacere è essere riusciti a reggere così bene e tenere l'equilibrio per 90 minuti e soffrire solamente nel finale. In difesa siamo stati dei colossi, con Juan Jesus e Rrhamani. Non solo abbiamo tenuto l'1-0 ma abbiamo anche provato a fare il 2-0″

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