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Morto Paolo Rossi, l'eroe del Mondiale 1982

Lo Stadio Diego Armando Maradona inaugurato con il minuto di silenzio per Paolo Rossi

Non ha avuto un rapporto meraviglioso con Napoli Paolo Rossi, che nel 1979 dopo aver rifiutato il passaggio al club partenopeo al San Paolo fu sommerso dai fischi di 91 mila tifosi. Proprio Napoli sarà la prima città a omaggiarlo e lo farà prima della partita di Europa League Napoli-Real Sociedad che si disputerà allo Stadio Diego Armando Maradona.
A cura di Alessio Morra
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Paolo Rossi, morto a 64 anni, è stato un campione amatissimo, è stato adorato ovviamente perché è stato uno dei condottieri dell'Italia che ha vinto il Mundial del 1982. Idolatrato in ogni parte del Paese, un po' meno a Napoli, dove, in realtà prima di diventare campione del mondo, ricevette tantissimi fischi in una partita tra Napoli e Perugia. Li prese perché aveva rifiutato il passaggio in azzurro, una scelta che molti tifosi si legarono al dito. E stasera il primo omaggio in uno stadio italiano Pablito lo avrà proprio al San Paolo, anzi nello Stadio Diego Armando Maradona dove la squadra partenopea affronterà la Real Sociedad.

Lo Stadio Diego Armando Maradona omaggerà Pablito

Il primo stadio italiano che omaggerà Paolo Rossi sarà quello di Napoli, dove stasera la squadra partenopea affronterà la Real Sociedad in un match determinante per il passaggio del turno di entrambe le squadre ai sedicesimi di Europa League. Purtroppo sarà uno stadio vuoto, ovviamente non ci saranno spettatori ma l'omaggio sarà sentito lo stesso e verrà fatto in quello che da qualche giorno è lo Stadio Diego Armando Maradona. Qualcosa di inimmaginabile fino a pochi giorni fa. Due campioni che si sono apprezzati e stimati, non hanno mai giocato uno al fianco dell'altro ma che da qualche ora sono uniti, perché sui social è spuntata una foto meravigliosa del 1979, scattata prima di una partita tra l'Italia e l'Argentina.

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I fischi che nel 1979 Paolo Rossi ricevette da 91 mila spettatori al San Paolo

Pablito con Napoli ha avuto un rapporto molto particolare, intanto perché lì in quella città e in quello stadio disputò l'ultima partita con la maglia della Nazionale. L'11 maggio 1986 si disputò un'amichevole con la Cina, finita 2-0. Rossi non convinse Bearzot che lo portò lo stesso ai Mondiali in Messico, ma non lo schierò mai. E soprattutto c'è il fragoroso no al Napoli nell'estate del 1979. Il Vicenza era retrocesso, era finito in Serie B e doveva vendere Rossi. Ferlaino trovò l'accordo con il Vicenza. Due miliardi cash, ma Rossi disse no e firmò per il Perugia. A Napoli i tifosi non la presero bene e lo aspettarono al varco. Nell'autunno del 1979 91 mila spettatori fischiarono Paolo Rossi. Molti anni dopo ricordava ancora quella partita e spiegò perché preferì rifiutare il club partenopeo:

Quella partita per me fu un inferno: riuscii a segnare su rigore ma appena toccavo palla erano fischi pazzeschi, assordanti. Il mio rifiuto? Passò per tale ma in fondo io parlai al telefono 2’ con Ferlaino: lui manifestò interesse, io evidenziai il fatto che mi sarebbe piaciuto vivere in una squadra competitiva. La mia paura era quella di andare in un club che non potesse primeggiare; e la mia idea era di tornare prima o poi alla Juventus per poter vincere. Credo sia legittimo da parte di un calciatore cercare una situazione del genere, un posto in cui trionfare. 

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