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Lo Sporting chiede 30 milioni di risarcimento per Joao Mario: l’Inter pronta ad agire per vie legali

All’interno del resoconto sul bilancio 2021/2022 approvato dall’Assemblea dei Soci venerdì 28 ottobre, c’è anche il riferimento alla richiesta pretesa dal club portoghese. Il tutto “in relazione al trasferimento a titolo definitivo del calciatore al Benfica per mancata attivazione della clausola di prelazione”
A cura di Alessio Pediglieri
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Lo Sporting Lisbona ha chiesto un risarcimento all’Inter per quanto concerne il trasferimento del calciatore portoghese Joao Mario al Benfica. Il centrocampista, classe 1993, aveva risolto il proprio contratto con il club nerazzurro nell’estate del 2021, prima di raggiungere un accordo con il Benfica e iniziare la sua nuova avventura calcistica. Un anno dopo, lo Sporting Lisbona ha deciso di presentare alla società controllata da Suning una richiesta di indennità da 30 milioni di euro per l’operazione, ritenendo che l’Inter non avesse attivato un’opzione di prelazione nei suoi confronti, prevista qualora il calciatore si fosse trasferito in un’altra società portoghese.

Joao Mario torna dunque a far parlare di sé e della sua parentesi nerazzurra (2016-2021) a fronte della richiesta di risarcimento da 30 milioni che lo Sporting Lisbona ha ufficialmente presentato al club di proprietà di Suning, relativamente al trasferimento del giocatore al Benfica nell'estate 2021. La contestazione all'Inter è arrivata per non aver attivato la clausola inserita nel contratto che sarebbe dovuta scattare a favore dello Sporting in caso di cessione (come poi è avvenuto) ad un altro club portoghese: "In data 10 agosto 2022, Inter ha ricevuto una richiesta di risarcimento per Euro 30 milioni sollevata da Sporting Clube de Portugal – Futebol (“Sporting CP) – ha fatto sapere la società nerazzurra – in relazione al trasferimento a titolo definitivo del calciatore Joao Mario al Benfica per mancata attivazione della clausola di prelazione a favore dello Sporting CP nel caso di trasferimento del calciatore verso una qualsiasi altra società partecipante al campionato portoghese".

Il centrocampista e nazionale portoghese aveva infatti risolto il proprio contratto con l'Inter, dopo una serie di prestiti all'estero in cerca di un riscatto che non è mai arrivato – al West Ham, al Lokomotiv Mosca e poi allo stesso Sporting – nell'estate del 2021, trovando un nuovo accordo in via definitiva con il Benfica, club con cui ha firmato fino a giugno 2026. Tutto questo però è stato da sempre contestato dallo Sporting Lisbona che al momento della cessione del centrocampista a Milano si era cautelato con una clausola che, stando al parere della società lusitana, non è stata rispettata.

La richiesta di risarcimento è datata 10 agosto 2022 ed è stata inserita nel verbale di venerdì 28 ottobre dall'Inter, durante l'Assemblea dei Soci relativamente all'approvazione del bilancio 2021/2022. Il club di proprietà della famiglia Zhang si è detto estraneo "ad eventuali violazioni contrattuali", dando mandato ai propri legali per valutare le contestazioni e decidere se agire nelle sedi competenti per tutelare i propri diritti.

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