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Lo Sheriff Tiraspol fa fare una figuraccia storica: “Non hanno nulla a che fare con la Champions”

Lo Sheriff Tiraspol ha scritto una delle pagine più sorprendenti della storia del calcio, battendo clamorosamente il Real Madrid al Santiago Bernabeu in Champions League. Un vero schiaffo a chi aveva snobbato in maniera sprezzante la presenza dei campioni di Moldavia nella massima competizione continentale: “Non hanno nulla a che fare con la Champions”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il bello dello sport è tutto racchiuso in quell'esultanza incontenibile a pochi minuti dal termine di Real Madrid-Sheriff Tiraspol, quando Sébastien Thill ha indovinato il tiro della vita nel sette della porta difesa da Thibaut Courtois ed ha dato alla squadra campione di Moldavia la più improbabile ed impronosticabile delle vittorie nel tempio del Santiago Bernabeu. Un successo che scompagina tutti gli scenari del girone di Champions che include anche l'Inter, visto che lo Sheriff ora è clamorosamente primo a punteggio pieno dopo le prime due partite, avendo vinto anche all'esordio contro lo Shakhtar.

È la vittoria della classica cenentola che si ribella alla freddezza dei numeri e delle statistiche, trasformando il match delle merengues in un incubo: 76% di possesso palla contro 24%, 31 tiri a 4, 13 calci d'angolo a zero, 705 passaggi contro 237. Insomma un dominio territoriale e di occasioni che non si è tradotto in nulla se non la beffa del 2-1 finale per gli ospiti. Una vicenda che ha lasciato nell'incredulità il pubblico del Bernabeu, che mai si aspettava di uscire battuto da una squadra nata meno di 30 anni fa, quando già la bacheca del Real era stracolma di trofei, ed all'esordio assoluto nella Champions League, dopo aver sorprendentemente battuto la Dinamo Zagabria nel playoff.

E proprio in occasione dello spareggio con la squadra croata per accedere ai gironi, c'era stata in diretta TV la più classica delle profezie boomerang, una opinione durissima sullo Sheriff rivelatasi del tutto sbagliata alla luce delle due vittorie successive contro Shakhtar e Real. "So che la Champions è un torneo per squadre campioni, ma club come lo Sheriff Tiraspol non hanno nulla a che fare con la Champions League", aveva detto Dirk Kuyt. L'ex attaccante del Liverpool e della Nazionale olandese era già stato smentito dal passaggio del turno ai danni della Dinamo Zagabria, adesso quelle parole sono diventate virali ed esposte come massimo esempio di come non si dovrebbe mai sbilanciarsi in pronostici così sprezzanti.

Parole non molto diverse peraltro, nel loro intendere lo sport in un certo modo, da quelle pronunciate dal presidente del Real Florentino Perez nell'aprile scorso, poche ore dopo aver fondato la Superlega: "La Champions League è attrattiva soltanto dai quarti di finale. A nessuno importa delle partite prima". La vendetta dello Sheriff Tiraspol si è consumata prima sul campo e poi via social, quando sul profilo Instagram del club moldavo è comparsa una corona appoggiata sulla stella che è il simbolo della squadra. Con tanti saluti alla Superlega ed ai deliri di onnipotenza del Real Madrid, che adesso deve sudarsi la qualificazione al pari dell'Inter, in un girone che sembrava uno dei più facili nel giorno del sorteggio. Ma se fosse tutto scritto, il bello dove sarebbe?

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