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Storica qualificazione dello Sheriff, in Champions il club separatista che gioca in Moldavia

Uno Stato nello Stato anche a livello sportivo. Così può essere definito lo Sheriff che venne fondato nel 1993 da due funzionati del KGB sovietico. Il pareggio per 0-0 contro la Dinamo Zagabria nel ritorno dei playoff ha consegnato la qualificazione ai gironi di Champions. Un traguardo straordinario per un club che sente di rappresentare un altro Paese: la Transnistria, lo Stato che si è proclamato indipendente all’inizio degli Anni Novanta.
A cura di Maurizio De Santis
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Il pareggio per 0-0 con la Dinamo Zagabria nel ritorno dei playoff di Champions è storico. In virtù della vittoria per 3-0 all'andata lo Sheriff di Tiraspol si qualifica per la prima volta alla fase a gironi regalando alla Moldavia la grande soddisfazione di figurare tra i club della massima competizione europea per club. Nell'urna di Nyon arriva un club fondato nel 1997 che milita sì nel campionato moldavo ma è conosciuto per la peculiarità separatista. È la Transnistria, lo Stato che si è proclamato indipendente all'inizio degli Anni Novanta, il Paese per il quale batte il cuore della formazione allenata da Jurij Vernydub.

Una bretella di territorio che fa riferimento a un’amministrazione autonoma filo-russa e si estende tra la Moldovia e l'Ucraina. Una manciata di 600 mila abitanti circa che, al termine di un conflitto durato pochi è stato sì riconosciuto a livello internazionale ma sempre sotto l'egida della Moldovia, nonostante in passato sia stata oggetto di dispute – anche feroci – tra Romania ed ex Unione Sovietica.

Uno Stato nello Stato anche a livello sportivo. Così può essere definito lo Sheriff che venne fondato nel 1993 da due funzionati del KGB sovietico e grazie al rapporto molto stretto con primo presidente transnistriano, Igor Smirnov, oltre al legame con l'attuale leader, Vadim Krasnoselsky, è divenuto una corazzata e al tempo stesso un'azienda molto florida in quella porzione d'Europa che s'affaccia nel calcio top del Vecchio Continente. È il centro del mondo di quella "piccola" comunità che bada a se stessa per i forti legami con la politica, la concentrazione di imprese e di interessi anche editoriali (ha l'unica Tv privata della regione).

Nessuno, in quell'angolo remoto di calcio europeo, è in grado di tenere testa allo Sheriff: ha vinto ben 19 dei 21 campionati disputati in Moldavia, ipotecando la partecipazione ai turni preliminari delle coppe e anche alcune qualificazioni ai gironi di Europa League. Il cuore pulsante della squadra e della società è a Tiraspol. Il quartier generale è un gioiello che nulla ha da invidiare ai top club: un centro sportivo che annovera 2 stadi all’aperto (e addirittura uno al coperto), 8 campi da allenamento, una zona residenziale destinata ai dipendenti, ai calciatori e ad altri tesserati della società.

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