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L’Italia vuole ospitare Europei 2028 o Mondiali 2030: “Sono un’occasione”

L’annuncio del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, dopo il Consiglio federale di oggi: “Valuteremo una candidatura dell’Italia all’Europeo del 2028 o al Mondiale del 2030”. In merito al valore della vittoria dell’Europeo: “Grande impulso alla ripartenza sociale ed economica dell’Italia, dà fiducia al Paese e questo è per noi motivo di orgoglio”.
A cura di Vito Lamorte
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"Valuteremo una candidatura dell’Italia all’Europeo del 2028 o al Mondiale del 2030, in cui si festeggia il centenario del campionato del mondo. Giochiamo la prima partita, poi penseremo all’altra". Sono queste le parole utilizzate dal presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che dopo il Consiglio federale di oggi si è soffermato sull’intenzione di ospitare in futuro una competizione internazionale. Il numero uno della Federcalcio ha sottolineato come la vittoria a EURO 2020 della squadra di Roberto Mancini è importante a livello sportivo ed una spinta importante per tutta la nazione: “La vittoria dell’Europeo dà un grande impulso alla ripartenza sociale ed economica dell’Italia, dà fiducia al Paese e questo è per noi motivo di orgoglio”.

Il presidente federale ha dichiarato: "Grazie al percorso netto fatto all’Europeo la FIGC ha incassato 28 milioni e 250mila euro. Aggiungendo gli introiti derivanti da accordi commerciali, l’incremento dei ricavi della Federazione è di circa 36 milioni di euro”. 

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Gravina si è soffermato sulle tante iniziative messe in piedi in queste settimane e ha parlato dell’organizzazione di Casa Azzurri, aperta per la prima volta al pubblico e visitata da oltre 12mila persone, e del supporto ricevuto dagli italiani sia a Monaco di Baviera per i quarti di finale con il Belgio che in occasione delle tre gare disputate a Londra: per il numero uno della FIGC la selezione azzurra non deve rappresentare soltanto un patrimonio di speranza ma dovrebbe essere un’opportunità di crescita economica e di benessere diffuso, che possa contribuire a rendere l’Italia un paese più credibile e stimato. Le maggiori ricerche stimano l’impatto delle grandi vittorie calcistiche in almeno lo 0,7% del Pil (circa 12 miliardi di euro) e questo non può che essere un segnale positivo per tutto il movimento calcistico e, più in generale, per lo sport italiano.

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