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Lionel Messi resta al Barcellona: “Volevo andarmene da tempo, resto perché va pagata la clausola”

Lionel Messi resta al Barcellona. L’argentino ha confermato in via definitiva la sua decisione, spiegando i retroscena dell’ultima stagione in blaugrana: “Per tutto l’anno ho detto al presidente che volevo andar via. Resto perché l’unico modo per farlo era pagare la clausola da 700 milioni. L’alternativa era finire in tribunale, contro il Barcellona non l’avrei mai fatto”.
A cura di Maurizio De Santis
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Lionel Messi resta al Barcellona. L'attaccante argentino l'ha comunicato definitivamente, dopo settimane di tira e molla. La Pulce ha spiegato le sue ragioni e il processo che l'aveva portato – nel corso degli ultimi mesi – alla clamorosa decisione di lasciare il club catalano, vanificata solo dall'irremovibilità del presidente Bartomeu sul pagamento della clausola da 700 milioni di euro. Lo ha fatto in un'intervista a Goal.com, nella quale ha raccontato come il suo malessere fosse nato da mesi.

“Ho detto al club, incluso il presidente, che volevo andarmene – ha spiegato il campione argentino -. Gliel’ho detto per tutto l’anno. Ho pensato che il mio tempo al Barcellona fosse finito. Sono stato male perché ho sempre pensato che volessi finire la mia carriera qui. L’ultimo anno è stato molto difficile, ho sofferto in allenamento, in partita, nello spogliatoio. Tutto è diventato difficile per me e ho iniziato a pensare a nuovi stimoli. Non per il risultato contro il Bayern, ho pensato a questa decisione per molto tempo”.

Messi non si fa problemi a criticare apertamente la gestione del club, il motivo per cui era maturata la clamorosa scelta: “Ho sempre detto di voler chiudere qui la carriera, ma di volere un progetto vincente per vincere titoli e continuare a diffondere la leggenda del Barcellona. La verità è che da tempo non c’è un progetto, non c’è niente. I voglio competere ai livelli più alti, vincere titoli, lottare per la Champions League. Si può vincere o perdere, ma io voglio almeno lottare per la vittoria. Non è stato quello che è successo a Roma, Liverpool o Lisbona. Tutto questo mi ha portato a pensare di andar via”.

Si arriva a quest'estate, tra campo e mercato. Messi era convinto di poter andar via, ma si è scontrato con l'irremovibilità del presidente Bartomeu: “Ero sicuro che sarei stato libero di andarmene, il presidente aveva sempre detto così. Non l’ho detto prima del 10 giugno perché eravamo nel pieno della lotta per il titolo e della pandemia che aveva alterato tutta la stagione. Ed è per questo che resto al Barcellona. Resto perché il presidente mi ha detto che l’unico modo di andar via era pagare la clausola da 700 milioni, che è impossibile. L’alternativa era finire in tribunale e non l’avrei mai fatto contro il Barça, il club che amo, che mi ha dato tutto da quando sono arrivato, la squadra della mia vita”.

Messi spiega anche la scelta di affidarsi ad un burofax per interrompere una storia durata 20 anni: “Il burofax è servito per rendere ufficiale la mia decisione. Nel corso dell’anno avevo detto al presidente che volevo andarmene, che era arrivato il momento di cercare nuovi obiettivi nella mia carriera. E mi ha sempre detto: ‘Ne parleremo, non adesso’. Con il burofax ho ufficializzato di voler andarmene e di non voler restare per l’ultimo anno opzionale di contratto, perché ero libero di farlo. Non era per andare contro il club, ma solo il modo di comunicare la mia decisione”.

Dunque punto e a capo. Messi resta al Barcellona ed è pronto a ripartire, per quella che – realisticamente – sarà la sua ultima stagione al Camp Nou: “Resto al Barcellona e il mio impegno non cambierà, anche se avevo deciso di andarmene. Farò del mio meglio. Io voglio vincere, voglio il meglio per il club, per i compagni e per me stesso. Non ci è stato dato supporto per vincere la Champions League e non so se succederà adesso. C’è un nuovo allenatore, con nuove idee. Questo è buono, ma bisognerà vedere come risponderà la squadra quando si tornerà a giocare. Quello che posso dire è che resto e darò il mio meglio per il Barcellona”.

Messi resta al Barcellona da separato in casa

In sostanza, tanto rumore per nulla. Lionel Messi resta al Barcellona dopo settimane concitate, con gli occhi del mondo puntati su di sé, in attesa degli sviluppi definitivi di quella che era inevitabilmente diventata una telenovela. Negli ultimi giorni, l'accelerata decisiva con l'arrivo del padre Jorge in Spagna. In occasione dell'incontro con il presidente Bartomeu, la famiglia Messi ha toccato con mano come fosse impossibile smuovere il numero uno del Barça dalla sua posizione: o la clausola o niente. Dopo gli ultimi consulti con gli avvocati e la conferma che l'unica possibile scappatoia sarebbe stata una battaglia legale, Messi ha così deciso di restare al Barcellona per un altro anno. L'ultimo, con ogni probabilità, viste le parole di rottura con la dirigenza e la conferma del desiderio di una nuova avventura. Una stagione strana, da separato in casa nel club della sua vita, come da lui stesso definitivo. A meno di nuovi colpi di scena.

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