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L’inferno di Klasnic, costretto a dialisi e trapianti renali: “Tutta colpa dei farmaci nel calcio”

Ivan Klasnic vive in condizioni disperate, con una gravissima disfunzione renale che lo costringe a quotidiane sedute di dialisi e per cui ha già subito tre trapianti. “Se avessi saputo che l’assunzione sistematica di tutti quegli antidolorifici solo per giocare avrebbe portato a queste conseguenze, mi sarei rifiutato”. Nel 2020 ha vinto anche una causa contro il suo ex club, il Werder Brema, accusato di avergli fatto assumere farmaci anche quando le condizioni cliniche non lo consentivano.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ivan Klasnic maledice gli anni trascorsi da giocatore professionista, in una carriera costellata anche di successi tra la Nazionale croata e il Werder Brema ma vissuta attraverso le imposizioni che ha dovuto subire nel calcio e che oggi, malato e costretto ad una serie di trapianti per poter sopravvivere, denuncia: "Se avessi saputo che tutti quegli antidolorifici assunti mi avrebbero ridotto così non l'avrei mai fatto. Devo solo ringraziare di essere ancora vivo, ma non so per quanto".

Klasnic e le condizioni disperate di salute: "Non so per quanto tempo vivrò ancora"

Oggi, Klasnic, a soli 45 anni ha la vita rovinata: in dialisi, da anni si deve sottoporre ciclicamente a trapianti di rene per poter sopravvivere, a causa di una disfunzione che lo devasta, conseguenza dei numerosi medicinali e farmaci che ha assunto durante la sua attività di calciatore professionista. A rivelarlo è stato lo stesso ex Werder e nazionale croato che ha ribadito la propria verità attorno ad un male sottile e nascosto che si cela dietro lo sport professionistico che obbliga gli atleti a cicli di recupero che possono portare alle conseguenze che oggi lui sta pagando sulla propria pelle: "Oggi nessuna somma di denaro vale la pena di guadagnare perché nessuna somma potrà mai rimettermi in salute. Ho già subito tre trapianti e non so davvero per quanto a lungo ancora vivrò. Devo solo essere grato di essere ancora vivo".

Ivan Klasnic con la maglia della Croazia, con cui ha disputato due Campionati Europei
Ivan Klasnic con la maglia della Croazia, con cui ha disputato due Campionati Europei

Klasnic denuncia lo sport professionistico: "Uso sistematico di medicine e farmaci"

Parole devastanti che evidenziano le difficoltà croniche di salute dell'ex calciatore croato, che sa perfettamente la genesi del proprio male: "Nessuno sport professionistico può sopravvivere senza l'utilizzo sistematico di antidolorifici, nemmeno il calcio" ha spiegato Klasnic a margine di un docufilm che ne racconterà la storia. "Se avessi saputo di avere problemi in futuro, di sicuro non avrei preso tutti quei farmaci solo per poter giocare. Oggi sono semplicemente furioso anche perché non auguro a nessuno quello che ho passato".

Il dramma di Klasnic, i primi problemi renali nel 2006 e il ritiro dal calcio nel 2013

La storia sportiva di Ivan Klasnic è nota a tutti: fu tra gli eroi dello storico titolo di Bundesliga del Werder Brema nel 2004 e con la Nazionale croata ha partecipato da titolare a due edizioni dei Campionati Europei. Poi, le prime difficoltà, l'addio alla Bundesliga per provare a ritrovarsi in squadre come Nantes , Bolton e Mainz, ultimo club al momento del ritiro, nel 2013. Ciò che non tutti sanno è che Klasnic fece causa proprio al Werder Brema. Tutto cominciò verso la fine del 2006, quando gli venne diagnosticata una grave disfunzione renale e l'inizio dell'inferno: prima il rene materno, rigettato dal suo corpo, poi quello paterno che smise di funzionare, fino al terzo trapianto.

Klasnic riceve il premio MVP in Polonia–Croazia a Euro 2008
Klasnic riceve il premio MVP in Polonia–Croazia a Euro 2008

Klasnic e la causa al Werder Brema: somministrazione di antidolorifici indebita, risarcimento milionario

Infine, la causa legale vinta nel 2020: il Tribunale regionale superiore di Brema gli ha riconosciuto il diritto di essere risarcito con quattro milioni di euro, appurando che i medici del club, nonostante i valori relativi all’attività renale non lo consentissero, gli somministrarono abbondanti quantitativi di antidolorifici, che ne compromisero definitivamente la salute.

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