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L’incubo ricorrente di Jorginho: “È più grande di quanto possiate immaginare”

Il centrocampista del Chelsea e della Nazionale ritrova la parola a distanza di quasi una settimana dal disastro contro la Macedonia del Nord. In un post su Instagram si fa coraggio e guarda avanti: “Ci sono sconfitte che però fanno più male e lasciano il segno”.
A cura di Maurizio De Santis
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La disperazione di Jorginho dopo l'eliminazione dai playoff contro la Macedonia del Nord.
La disperazione di Jorginho dopo l'eliminazione dai playoff contro la Macedonia del Nord.

L'incubo ricorrente di Jorginho. Non è la partita e la sconfitta contro la Macedonia del Nord, quello è un trauma che ci vorrà del tempo per elaborarlo e trarne forza. Ma i due calci di rigore che ha sbagliato contro la Svizzera all'andata e al ritorno nel girone di qualificazione. Sarebbe bastato buttarne dentro almeno uno e (forse) oggi la storia sarebbe stata differente. Li sbagliò dopo aver mancato il bersaglio grosso anche in finale agli Europei. Il trucchetto adottato contro la Spagna, quel passetto con tanto di finta, non è servito più. E quando ha provato a cambiare direzione del tiro e modo di calciare è andata anche peggio (conclusione sparata alta sempre contro gli elvetici).

Cos'altro? Azionate il rewind e tornate a pochi istanti prima che Trajkovski mandasse all'inferno gli Azzurri con un gol da manuale: c'è Jorginho davanti a lui che non chiude la traiettoria, perde l'attimo dell'intervento perché alza in braccio e reclama un presunto controllo irregolare (poi smentito dal Var) dell'avversario. Si gira verso Donnarumma e vede la palla in rete. Il mondo gli crolla addosso, la terra si sgretola sotto i piedi. "Credetemi, il dispiacere mio è più grande di quanto voi possiate mai immaginare", dice in un messaggio scritto su Instagram. Il primo dopo aver ammesso in tv, a caldo, post disfatta della mancata qualificazione a Qatar 2022, che quei rigori contro la Svizzera li avrebbe ricordati per tutta la vita. Ce la farà scuotersi dal cono d'ombra? "Si impara e ci si rialza".

A distanza di quasi una settimana dall'eliminazione nei playoff Mondiali, l'italo-brasiliano ritrova la parola. Ha fretta di ricominciare, lasciare tutto alle spalle e colmare quel senso di vuoto dentro che lo ha irretito. "Nel calcio, come nella vita, si può vincere e si può perdere – si legge ancora nel post condiviso sui social -. Ci sono sconfitte che però fanno più male e lasciano il segno".

L'Italia fuori dalla Coppa del Mondo per la seconda volta consecutiva è una ferita che sanguinerà a lungo. Nel 2026, anno della prossima edizione del trofeo iridato, avrà 36 anni e non è detto che sarà ancora in Azzurro. Non si arrende e guarda avanti. Non c'è altro di saggio da fare. "Ma il calcio non è solo uno sport, è una scuola di incredibili valori: insegna a non mollare, a imparare dagli errori, a restare uniti nei momenti duri. Indossare questa maglia per me è un sogno e resta un grande onore. Andiamo avanti! Forza Azzurri, Forza Italia".

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