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Lega Serie A ancora ‘spaccata’ sui diritti TV 2021/2024: fumata nera anche nell’ultima assemblea

Ennesima fumata nera in Lega Serie A sui diritti tv per il triennio 2021/2024. Nell’assemblea tenutasi questa mattina le 20 squadre del massimo campionato italiano non sono riuscite a trovare un accordo. La Serie A è spaccata a metà: sono stati infatti dieci i voti a favore dell’offerta di Dazn e dieci invece i club che hanno deciso di astenersi dalla votazione tra cui il Cagliari, unica società a cambiare fronte rispetto alla precedente assemblea.
A cura di Michele Mazzeo
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Ennesima fumata nera in Lega Serie A sui diritti tv per il triennio 2021/2024. Nell’assemblea tenutasi questa mattina le 20 squadre del massimo campionato italiano non sono riuscite a trovare un accordo. La Serie A è spaccata a metà: sono stati infatti dieci i voti a favore dell’offerta di Dazn (da Atalanta, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese), e dieci invece i club che hanno deciso di astenersi dalla votazione, cioè Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino a cui si è aggiunto anche il Cagliari che nella precedente assemblea si era schierato sul fronte opposto. Sul tavolo dell'assemblea odierna anche i diritti tv internazionali per i quali è stata creata una commissione per il terzo e ultimo bando.

Lo stallo avvicina pericolosamente la trattativa alla data del 29 marzo (data in cui scadranno le offerte presentate da Sky e DAZN). Il pericolo, sempre più concreto data l'impasse creatasi all'interno della Lega, è quello di dover ripartire di nuovo da zero a pochi mesi dall'inizio della nuova stagione calcistica con il rischio che ciò arrechi un ingente danno economico alla Lega Serie A.

Si dovrebbe infatti passare prima attraverso le trattative con gli intermediari indipendenti e con il canale della Serie A, che però garantirebbero guadagni nettamente inferiori rispetto a quelli messi sul piatto dalla piattaforma di streaming e dalla pay tv con le offerte che scadranno il prossimo 29 marzo. Non è escluso che, proprio per evitare ciò, i club possano riunirsi nuovamente nei prossimi giorni per trovare un accordo in extremis per assegnare i diritti TV.

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