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Mondiale per club 2025

Le strane scuse del capitano degli Urawa Reds dopo la scena più imbarazzante del Mondiale per Club

Marius Hoibraten ha ignorato il saluto agli avversari prima di River Plate-Urawa Reds al Mondiale per Club: il capitano si è poi scusato pubblicamente parlando di “confusione” e “malinteso”.
A cura di Marco Beltrami
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Marius Hoibraten si è preso la scena al Mondiale per Club, ma non per un gol o una giocata spettacolare. Il difensore norvegese, capitano degli Urawa Red Diamonds, è diventato protagonista di un episodio curioso e al tempo stesso controverso, che ha fatto molto discutere. Prima del match contro il River Plate, il numero uno della squadra giapponese è infatti passato davanti a tutti gli avversari senza salutarli, lasciandoli interdetti e spiazzati. La sua spiegazione è stata molto particolare: "Ero confuso, non volevo".

Hoibraten non dà la mano agli avversari in River-Urawa al Mondiale

Una situazione alquanto singolare, che ha subito generato malumori tra i giocatori della formazione argentina, che poi si è imposta con il punteggio di 3-1. Il gesto è apparso immediatamente fuori luogo, quasi provocatorio, tanto che alcuni calciatori del River Plate, in particolare Pezzella e Montiel, hanno rivolto uno sguardo perplesso al norvegese, come a chiedersi cosa stesse succedendo.

Perché Hoibraten si è lasciato andare a questo curioso gesto

Tuttavia, la spiegazione è arrivata nelle ore successive e ha fatto luce su un fraintendimento legato al nuovo protocollo dei saluti introdotto dalla FIFA proprio in occasione del Mondiale per Club. A differenza del consueto allineamento orizzontale con la classica stretta di mano reciproca, il nuovo schema prevede che i giocatori si posizionino in verticale, cambiando così le dinamiche del momento pre-partita. Una novità che evidentemente non è stata assimilata da tutti, nemmeno dai protagonisti in campo.

Infatti, mentre i compagni di squadra di Hoibraten si sono adattati e hanno comunque salutato i rivali, il capitano ha completamente saltato il gesto, tirando dritto senza neanche incrociare gli sguardi degli avversari. Un comportamento che è sembrato a tutti freddo e irrispettoso, ma che il diretto interessato ha poi giustificato pubblicamente con un post chiarificatore.

Il messaggio del capitano degli Urawa

Il norvegese ha affidato ai social un messaggio rivolto direttamente ai tifosi del River Plate e ai protagonisti della partita: "Ho dimenticato di stringere la mano perché la situazione era nuova. Ero confuso e molto concentrato, e non capivo esattamente cosa avremmo dovuto fare. Ecco perché me ne sono andato senza salutare. Non era assolutamente mia intenzione mancare di rispetto".

Non solo. Hoibraten ha anche rivelato di aver provato a rimediare nel modo più diretto e sincero possibile: "Mi sono scusato personalmente con i giocatori del River Plate nello spogliatoio dopo la partita. Voglio scusarmi anche con i tifosi. So che da fuori può essere sembrato che non mi importasse di loro o che volessi offendere qualcuno, ma non era così. Congratulazioni per la vittoria e in bocca al lupo per le prossime partite".

Il chiarimento ha provato a gettare acqua sul fuoco e ridimensionare un caso che, almeno inizialmente, aveva fatto molto rumore. Un gesto che, senza contesto, avrebbe potuto incrinare i rapporti sportivi, ma che fortunatamente si è rivelato solo un malinteso. L’episodio però mette in evidenza quanto anche i piccoli cambiamenti nei protocolli possano generare confusione, specie in contesti così formali e internazionali come un Mondiale per Club.

Alla fine, più che un atto di maleducazione o arroganza, si è trattato di una distrazione figlia dell’inesperienza e della tensione del momento. Un episodio che insegna come, nel calcio come nella vita, a volte basta poco per scatenare una tempesta… e altrettanto poco per riportare il sereno.

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