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Le proteste delle calciatrici per i curiosi avatar di Fifa: “Ci hanno fatte calve e con la barba”

L’aggiornamento del popolare videogioco ha alimentato perplessità da parte di molte protagoniste che non si riconoscono nelle raffigurazioni sulla piattaforma: “Faccio un giro dal barbiere per una rasatura…”.
A cura di Maurizio De Santis
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La protesta di alcune calciatrici che non si riconoscono negli avatar di Fifa.
La protesta di alcune calciatrici che non si riconoscono negli avatar di Fifa.

L'ultima versione del popolare videogioco Fifa ha rilasciato un aggiornamento che offre agli utenti anche altre due filoni, la Uefa Women's Champions League e la National Women's Soccer League. È la testimonianza ulteriore della crescita del calcio femminile che si fa largo anche sui campi virtuali alimentando consensi intorno al movimento.

Tutto molto bello ed entusiasmante, peccato che gli avatar (ovvero, al riproduzione digitale delle giocatrici) non siano molto fedeli rispetto ai soggetti reali e in alcuni casi abbiano sollevato proteste da parte delle dirette interessate (in particolare delle atlete impegnate nel torneo americano).

Tra il serio e il faceto molte di loro hanno utilizzato i social network per mostrare disappunto e muovere obiezioni su fisionomia e altri dettagli fisici che non corrispondono alla realtà al punto da non riconoscersi nel loro clone sulla piattaforma. Caprice Dydasco (difensore dell'Houston Dash) non usa giri di parole e va subito al nocciolo della questione: "Questo avatar non mi somiglia affatto". Katie Stengel, attaccante statunitense che gioca nel Liverpool, ha replicato con una battuta: "Non lamentarti… almeno ti hanno messo i capelli perché alcune sembrano calve".

Sydney Leroux, punta canadese dell'Angel City, ha accolto il suo doppio con molta ironia: "Così i miei figli si spaventeranno!" e ha aggiunto che ci sono altri particolari che non l'entusiasmano affatto. Uno su tutti: le hanno fatto un seno troppo procace e sopracciglia ridotte al minimo da sembrare depilate. "Mi hanno messo la fascetta per i capelli, fatto la treccia e il tatuaggio sul collo… ma sgonfiami un po' le tette e dammi un'altra taglia di divisa". Poi un'amara riflessione: "So che ti aspetti che le donne siano grate e riconoscenti per averci dato un po' di pubblicità, ma per favore smettila di farci perdere tempo. Alcuni di noi sono calvi". 

Janine Beckie, attaccante del Portland, è stata al gioco: "Ho trovato mia sorella gemella", ha ammesso con evidente ironia considerando che lei, bionda e con i capelli lunghi, nel videogioco viene descritta come mora e coi capelli corti. Ha mostrato insoddisfazione palese anche il portiere di San Diego, Kailen Sheriden, che, oltre a non riconoscersi per l'acconciatura dei capelli, ha bocciato anche il modo in cui le hanno tratteggiato il viso perché le sembra di avere la barba: "Faccio un giro dal barbiere…". La migliore chiosa sull'argomento è di Alex Chidiac del Racing Louisville che, molto candidamente, s'è lasciata sfuggire questa considerazione: "Non posso credere di aver messo una retina per contenere i capelli per arrivare a questo".

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