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Le mosse di mercato della Juventus di Pirlo: prima le cessioni poi un colpo top

La priorità è cedere e sgravare il bilancio dai contratti pesanti. La Juventus che riparte con Pirlo ha tracciato il piano d’azione per il prossimo mercato: Higuain e Khedira i calciatori in cima alla lista di addio assieme a De Sciglio, Rugani e Matuidi (a un passo dall’accordo con l’Inter Miami). In bilico Douglas Costa, Bernardeschi, Ramsey. L’obiettivo può essere Isco del Real, l’uomo che – come disse il tecnico un anno fa – è in grado di “innescare un calciatore come Ronaldo”.
A cura di Maurizio De Santis
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Cedere. Incassare. Sgravare il bilancio dai contratti pesanti e, contestualmente, avviare la rifondazione della rosa. L'incontro che nella giornata di domenica c'è stato tra dirigenza e allenatore ha segnato l'inizio delle grandi manovre di mercato alla Juventus. L'esonero di Maurizio Sarri e l'ingaggio di Andrea Pirlo hanno fatto da linea spartiacque rispetto alla stagione conclusa con la delusione in Champions. Non c'è tempo per recriminare, serve guadare al futuro e in fretta. Del resto, i tempi in calendario non concedono tregua: la Serie A riparte il 19 settembre mentre occorrerà attendere qualche settimana per la Coppa ma i ritmi di un'annata – l'ennesima – che si annuncia serrata (a giugno ci sono anche gli Europei) dettano l'agenda.

Alla voce "cose da fare" la priorità è liberarsi di quei calciatori che non rientrano più nelle scelte future e, soprattutto, rappresentano un lusso per i conti. Due licenziamenti nel giro di due anni (Allegri poi il collega toscano, che resta a stipendio fino al 2022) sono una spina nel fianco anche per una società come la Juve. Ecco perché, al netto della necessità di incamerare soldi per rilanciare al tavolo delle trattative, il punto di partenza è dire addio a giocatori come Higuain e Khedira: entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2021 ma né l'uno né l'altro rappresentano – anche per sopraggiunti limiti di età – tasselli per il rinnovamento. Il Pipita, oltretutto, guadagna 7.5 milioni netti a stagione e pesa a bilancio ancora per 18 milioni. Più basse le cifre relative al centrocampista tedesco (6 milioni netti) ma anche nel suo caso l'ipotesi più accreditata è che si arrivi a una rescissione.

In lista di sbarco anche Matuidi (a un passo dall'accordo con l'Inter Miami), De Sciglio e Rugani. Discorso differente per Bernardeschi e Douglas Costa, che potrebbero essere inseriti in qualche operazione di scambio (in particolare l'ex Viola, proposto al Napoli per Milik), mentre è un'incognita il futuro di Ramsey.

Detto delle cessioni, sul taccuino di Pirlo c'è un calciatore dal profilo particolare. L'uomo che con la sua giocata possa essere in grado di innescare Cristiano Ronaldo. La riflessione fatta un anno fa, dopo l'eliminazione della Juve per mano dell'Ajax, è ancora viva e un po' rende l'idea su cosa possa chiedere o abbia già chiesto il neo allenatore: "Per alzare la Coppa serve uno come Isco. La chiave è a centrocampo, hai preso Ronaldo ma devi trovare il modo di innescarlo al meglio". Isco non è un nome nuovo, a Torino hanno pensato a lui da tempo ma trattare con il Real (contratto in scadenza nel 2022) e fare un'offerta allettante al giocatore possono rivelarsi un percorso a ostacoli.

C'è un'alternativa? Non è la stessa cosa dal punto di vista tattico e delle caratteristiche tecniche ma c'è un altro calciatore che Pirlo apprezza molto: è Tonali del Brescia. Sembra promesso all'Inter – che non ha ancora affondato il colpo – ma serviranno non meno di 40 milioni per strapparlo a Cellino e alla concorrenza. Tanti soldi per un talento. Tanti soldi da incassare prima e poi rilanciare. Senza dimenticare che alcune caselle sono state già riempite nelle scorse settimane con Dejan Kulusevski (dall'Atalanta, via Parma) e Arthur dal Barcellona (nella transazione che ha generato plusvalenze con l'addio a Pjanic).

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