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Le Iene e Lotito, botta e risposta sul caso Zarate: “Servizio infondato, vi denuncio”

Il servizio de ‘Le Iene’ su presunte irregolarità contabili nel pagamento dello stipendio di Mauro Zarate e le dichiarazioni del procuratore di allora, Luis Ruzzi, sono oggetto del botta e risposta tra la trasmissione tv e il presidente della Lazio, Claudio Lotito. “I contenuti rappresentati sono del tutto inattendibili ed infondati e di questo i responsabili saranno chiamati a rispondere nelle competenti sedi penali e civili”.
A cura di Maurizio De Santis
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Botta e risposta a colpi di comunicati, smentite e accuse incrociate. Il fuoco di sbarramento tra la Lazio e la trasmissione tv di Mediaset, ‘Le Iene', è scoppiato dopo la notizia e il servizio in cui sono state raccolte le dichiarazioni di Luis Ruzzi. Chi è il grande accusatore del club capitolino e cosa obietta? Si tratta dell'uomo che nel 2008 era procuratore di Mauro Zarate, ex attaccante argentino dei biancocelesti.

Oggetto della contestazione sono le presunte irregolarità che sarebbero state escogitate per aggirare il Fisco nella corresponsione dell'ingaggio al calciatore. Stipendio che, nel complesso, non sarebbe stato versato per intero. La ricostruzione della vicenda è stata rigettata dalla Lazio che ha pubblicato due comunicati nei quali non solo prende posizione rispetto alla narrazione dei fatti ma annuncia anche azioni legali nei confronti della trasmissione. Lo stesso presidente, Claudio Lotito, invitato da ‘Le Iene' a rispondere in prima persona alle accuse del procuratore di Zarate, ha rifiutato di esporsi.

Visionato con i legali il servizio de Le Iene che peraltro è stato già dolosamente diffuso sul web e sui giornali, provocando alla mia persona e alla S.S. Lazio Spa, società quotata in Borsa, gravissimi danni – si legge in una lettera inviata a Mediaset e pubblicata sul sito del programma tv -, non ritengo di conferire a questo ulteriore risonanza con la mia partecipazione. Resta peraltro fermo che i contenuti lì rappresentati sono del tutto inattendibili ed infondati e che di questo i responsabili saranno chiamati a rispondere nelle competenti sedi penali e civili.

Alla reticenza del presidente e alla netta smentita relativamente a una vicenda tutta da chiarire, ‘Le Iene' avevano replicato sostenendo l'assoluta attendibilità dell'inchiesta svolta e l'estraneità della trasmissione alla diffusione sul web e sui giornali del servizio prima della messa in onda.

A ‘Le Iene' rispondiamo che le cause si fanno nei Tribunali – è la nota ulteriore della Lazio – e che più di un Tribunale si è già occupato delle vicende Zarate, a seguito delle varie iniziative promosse dal Ruzzi, che è sempre rimasto soccombente sia in sede civile che penale. Va da sé che le garanzie di difesa e di contraddittorio assicurate dai Tribunali non sono quelle proprie delle ‘Iene', che hanno il solo scopo di farsi pubblicità e aumentare l’audience, usando il bersaglio del momento.

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