Lautaro Martinez: “Ho passato due giorni a piangere, ma avevo fatto una promessa alla mia famiglia”

Lautaro Martinez era uscito a testa bassa dalla partita di Barcellona con un infortunio che rovinava tutti i piani. È stato uno dei giocatori più chiacchierati di tutta la settimana e la sua titolarità è stata messa in discussione fino all'ultimo giorno. Eppure nonostante i problemi fisici è sceso in campo e ha segnato il gol che ha aperto la partita e spianato la strada dell'Inter verso la finale della Champions League.
La festa sul prato di san Siro continua anche dopo il fischio finale e tra i più emozionati c'è proprio il capitano nerazzurro che ai microfoni di Sky ha raccontato l'incubo che ha vissuto negli ultimi giorni, quando la paura di non essere presente a un appuntamento così importante aveva preso il sopravvento su tutto il resto.

Lautaro racconta i giorni prima della semifinale
L'ultima immagine era quella dell'argentino dolorante a Barcellona, travolto dai dubbi e dalla paura di non essere presente nella partita di ritorno. I tifosi sono rimasti con il fiato sospeso e anche lui ha vissuto malissimo i giorni successivi all'infortunio: "Ero in difficoltà, non sentivo la gamba bene. Ho passato due giorni a piangere a casa, non era quello che volevo non giocare. Ho messo una fasciatura stretta stretta e sono sceso in campo. Io sono fatto così e vivo il calcio così".
Per Lautaro Martinez sono stati giorni molto complicati e per andare avanti ha fatto una promessa a tutta la sua famiglia: "Ho pianto tanto dopo Barcellona ma ho promesso alla mia famiglia che sarei sceso in campo. Non sto bene ma ora lavoreremo per recuperare la gamba". Ed è stato di parola perché alla fine si è presentato puntuale a San Siro e si è tolto anche la soddisfazione di segnare un gol in una partita che resterà per sempre nella storia della Champions League.