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L’attacco a PSG e Manchester City: “Batterli mi rende felice, i vostri soldi di m… non bastano”

Dura critica da parte di Uli Hoeness, presidente onorario del Bayern Monaco, al PSG e al Manchester City: “Nonostante i loro soldi non vincono nulla fuori da Francia e Inghilterra”.
A cura di Vito Lamorte
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Il dibattito calcistico in Europa è sempre stato molto acceso ma i problemi economici di tante squadre, derivati anche dalla pandemia, hanno alzato molto i toni e creato delle piccole faide. Ci sono società che possono permettersi di spendere di più perché le loro proprietà non hanno risentito della crisi causata dal Covid-19 e continuano a essere molto attivi sul mercato. Tra questi club ci sono certamente il Paris Saint-Germain e il Manchester City, che hanno come proprietari gli emiri del Qatar e di Abu Dhabi (uno dei sette Emirati Arabi Uniti): queste squadre da diversi anni sono protagoniste da diversi anni sul mercato e non hanno avuto problemi a investire anche nella scorsa sessione estiva a differenza di tante altre big, a differenza delle altre big che hanno dovuto tenere i conti a posto per evitare problemi finanziari.

Il francese ha portato sotto la Tour Eiffel gente del calibro di Messi, Sergio Ramos, Donnarumma, Hakimi e Wijnaldum per un totale di 83,00 milioni spesi per i cartellini, senza contare gli ingaggi; mentre il Citizens hanno speso ben 117 milioni di euro per portare Jack Grealish a Manchester per una sessione da 127,50 milioni. Numeri che pochissimi altri club hanno la possibilità di permettersi in questo momento.

Uli Hoeness, presidente onorario del Bayern Monaco, nel podcast "11 Lives" dedicato alla sua vita, ha caricato a testa bassa contro PSG e Manchester City: "Nonostante i loro soldi non vincono nulla fuori da Francia e Inghilterra". Uno dei dirigenti principali del club tedesco più titolato ha successivamente rincarato la dose:"La vittoria in finale di Champions la 2020 mi rende felice ogni volta che la ricordo. Mi stimola sapere che nonostante il loro budget esorbitante non hanno vinto nulla fuori dalla Francia, come il City fuori dall'Inghilterra. Niente di niente. E perderanno di nuovo contro di noi, non succederà sempre ma succederà. Batterli mi rende felice, mi stimola, è come dirgli ‘i vostri soldi di m… non bastano'".

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A proposito di un paragone tra lui e il presidente del Paris, Nasser Al-Khelaifi, l'ex calciatore della nazionale tedesca ha dichiarato: "Nasser Al Khelaifi il nuovo Uli Hoeness? No, non credo. Non so nemmeno se gli piaccia il calcio. E poi io ho lavorato sodo per guadagnarmi i miei soldi, lui li ha ricevuti in regalo, glieli mettono a disposizione e non ha bisogno di lavorare per guadagnarseli. E quando vuole un calciatore, andrà a trovare il suo emiro".

Infine Uli Hoeness ha criticato la gestione dei due club: "Noi non mettiamo tutti i soldi sul tavolo in un colpo solo per festeggiare per uno o due anni e poi il nulla. Quando si prendono delle decisioni bisogna assicurarsi di avere stabilità anche per i 3-4 anni successivi e avere la certezza che non crollerà tutto".

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