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La testimonianza del caos di Porto: “Ho visto un tifoso dell’Inter lanciato giù dalla balaustra”

Martedì sera è stato caos totale a margine di Porto-Inter di Champions League: centinaia di tifosi nerazzurri con biglietto regolarmente acquistato sono rimasti fuori dallo stadio e non hanno potuto assistere al match. La testimonianza di un tifoso racconta nei dettagli cosa è accaduto, una vergogna di cui dovranno rendere conto il Porto e l’UEFA.
A cura di Paolo Fiorenza
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Un disastro, uno scandalo, una cosa vergognosa. È quanto accaduto martedì sera a Porto a centinaia di tifosi dell'Inter, che sono rimasti fuori dallo stadio do Dragao e non hanno potuto assistere al match pareggiato dai nerazzurri che li ha qualificati ai quarti di finale di Champions League, pur avendo regolarmente acquistato biglietti validi per la partita.

Il problema – che era esploso nell'immediata vigilia del match e tuttavia sembrava essere stato risolto un paio d'ore prima del fischio d'inizio grazie all'intervento del club nerazzurro, salvo poi non essere affatto così – risiedeva nel fatto che quei tifosi non avevano comprato i tagliandi appartenenti alla quota cui aveva diritto l'Inter come squadra in trasferta e che erano relativi al settore ospiti, ma se li erano procurati – sempre in maniera assolutamente regolare – tramite i canali di vendita del Porto.

La curva del Porto martedì sera allo stadio do Dragao: grande tifo ma invano, è passata l'Inter
La curva del Porto martedì sera allo stadio do Dragao: grande tifo ma invano, è passata l'Inter

Una situazione di potenziale pericolo che aveva fatto diffondere un comunicato al club lusitano quando ormai i tifosi nerazzurri erano già arrivati in Portogallo. Nella nota si proibiva loro di entrare allo stadio con biglietti per settori diversi da quello riservato agli ospiti: "I biglietti per tutti i settori dell’Estadio do Dragao sono a uso esclusivo dei tifosi del Porto Fc, a eccezione dei posti destinati ai tifosi ospiti e inviati al club ospite per la vendita. In tal senso, per motivi di sicurezza, l'accesso all’impianto sportivo non sarà consentito ai tifosi della società ospite in possesso di biglietti non acquistati direttamente presso l'Inter Fc".

Un divieto che sembrava essere stato superato dopo frenetiche trattative tra tutte le parti in causa, incluse le forze di polizia portoghese e italiana, con l'unica proibizione d'ingresso per soli circa 150 tifosi che erano in possesso di tagliandi per la curva, cuore del tifo più caldo del Porto. Ed invece la situazione è deflagrata nei minuti precedenti l'inizio della partita, con tifosi rimpallati dagli steward da tornello a tornello e che infine si sono visti annullare i biglietti quando hanno mostrato i documenti italiani, pur essendo molti di loro senza alcuna sciarpa o altro simbolo dell'Inter. Solo pochissimi, più fortunati, sono riusciti ad entrare. Per tutti gli altri c'è stata solo una lunga ressa all'esterno dell'impianto, frustrante e anche molto pericolosa, come dimostra la cruda testimonianza diffusa da un tifoso su Twitter.

"Dal non accettare biglietti validi all'organizzazione disastrosa. Ecco un breve thread su quello che ho vissuto stasera all'Estadio Dragão – comincia il racconto del tifoso irlandese, che semplicemente aveva deciso di godersi una partita di Champions League in uno stadio memorabile – Come faccio praticamente per ogni partita a cui vado, sono arrivato con un'ora di anticipo. È la mia prima volta a Porto, quindi speravo di fare un paio di foto all'interno dell'iconico Dragão prima dell'inizio della gara. Non sapevo cosa avevano in serbo per me il Porto e l'UEFA. Questo qui sotto è il mio biglietto. Dovevo entrare dal gate 21, che si trova sul lato nord dello stadio. Mi sono diretto al gate 21, ma lì ho appreso che ero all'ingresso sbagliato, poiché il punto di ingresso sul mio biglietto indicava ‘gate 19'. Nessun problema, ero comunque in anticipo, quindi sono andato all'ingresso del gate 19".

Il biglietto del tifoso dell'Inter regolarmente acquistato
Il biglietto del tifoso dell'Inter regolarmente acquistato

"Quando sono arrivato al gate 19, ho notato che c'erano solo tifosi dell'Inter. Ora, non sono un tifoso del Porto e non sono mai stato allo stadio, quindi non sapevo quale settore fosse dedicato ai tifosi in trasferta, quindi pensavo che forse avevo comprato per sbaglio un biglietto per il settore ospiti. Mentre salivo le scale, diventava sempre più affollato di minuto in minuto. Innumerevoli tifosi dell'Inter sono stati respinti dal settore ospiti nonostante fossero in possesso di biglietti validi, avvisati di aver sbagliato gate. La partita a questo punto era già iniziata".

"In tutta onestà, però, mi sentivo estremamente insicuro e immagino che lo fossero anche molti altri. La polizia non stava facendo assolutamente nulla per aiutare/spiegare la situazione in cui ci trovavamo tutti. La fila si muoveva sempre più lentamente e diventava sempre più angusta. Mentre ero vicino alla cima, ho visto qualcosa che nessuno dovrebbe vedere quando va a vedere un po' di calcio. Dalla balaustra di sopra è arrivato un giovane tifoso dell'Inter, che è stato lanciato tra la folla da un poliziotto. Ovviamente i tifosi dell'Inter non erano contenti e si sono messi a urlare. Chi va a vedere una partita di calcio non deve temere di essere lanciato da una fottuta balaustra da un poliziotto. Non dimenticherò mai quel momento, assolutamente orribile".

"Alla fine sono arrivato in cima, solo per sentirmi dire che dovevo tornare al cancello da cui inizialmente avevo provato ad entrare, il gate 21. Anche alla maggior parte degli altri tifosi è stato negato l'ingresso, anche a quelli con biglietti che dichiaravano che dovevano entrare attraverso il gate 19 e 20. Sentendomi sconfitto, sono tornato verso il gate 21. A questo punto erano le 08:40 e stavano allontanando quasi tutti dal gate. Quando sono arrivate le 08:41, hanno chiuso i cancelli, escludendo centinaia di tifosi del Porto con biglietti validi. Dopo tutti quei problemi, io, così come centinaia di altri tifosi, non siamo nemmeno riusciti a vedere la partita".

"Una dimostrazione horror dell'organizzazione del Porto/UEFA, non sono sicuro di chi sia esattamente la colpa, ma posso fare un'ipotesi… Ho chiacchierato con alcuni tifosi del Porto che mi dicevano che il Porto aveva venduto due volte i biglietti per errore, il che ha causato il problema che così tanti biglietti non risultassero non validi. Che sia così o no, le scene a cui ho assistito oggi non dovrebbero essere viste da nessun tifoso. Molti, me compreso, hanno dovuto pagare voli e alloggio e chiedere assenze dal lavoro per partecipare alla partita, e non gli è stato nemmeno permesso di farlo. Spero che il Porto/EUFA rimborsi tutti questi tifosi e almeno fornisca una qualche forma di risarcimento per le spese di viaggio, ecc. Per favore, per favore, per favore, condividete questo in giro, questo deve essere visto da quante più persone possibile per impedire che cose del genere accadano in futuro. Si pensava che l'UEFA avrebbe migliorato le cose dopo la finale di Champions Parigi, ma evidentemente no".

Dal canto suo l'Inter, per bocca dell'Ad Beppe Marotta, nel dopo partita ha espresso tutto il suo malcontento e preannunciato mosse ufficiali con l'UEFA: "Siamo vicini ai tifosi rimasti fuori. Dobbiamo capire, è un fatto grave che non deve più accadere. Faremo un esposto all'UEFA per capire cosa è successo: ho visto piangere bambini e famiglie intere. È l'aspetto amaro di questa giornata".

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