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La strategia degli Stati Uniti per diventare il centro del mondo dello sport: dai Mondiali alle Olimpiadi

Con Mondiali 2026 e Giochi Olimpici 2028, gli Stati Uniti puntano a diventare il fulcro dello sport mondiale, attirando tifosi, investimenti e innovazione tecnologica. Il calcio e le grandi leghe aprono la strada verso gli USA, che puntano ad un’era di dominio sportivo internazionale sotto tutti i punti di vista.
A cura di Vito Lamorte
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Gli Stati Uniti stanno emergendo come hub globale dello sport, combinando grandi eventi internazionali, investimenti infrastrutturali e strategie tecnologiche avanzate. Il 2026 sarà l’anno chiave: la Coppa del Mondo di calcio, la più grande della storia con 48 squadre, aprirà le porte a un’esposizione mondiale senza precedenti.

Seguiranno i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028, annunciati come tra i più innovativi di sempre. Già nel 2024 la Copa América aveva confermato il potenziale del Paese, mentre la prima Coppa del Mondo per Club FIFA ha dimostrato il crescente interesse per il calcio negli Stati Uniti, anche grazie alla presenza di figure come Donald Trump durante le cerimonie ufficiali.

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Un report congiunto FIFA-OMC stima che la Coppa del Mondo 2026 genererà 17,2 miliardi di dollari sul PIL statunitense e 40,9 miliardi a livello globale, creando circa 185.000 posti di lavoro negli USA e 824.000 a livello mondiale. L’obiettivo degli Stati Uniti va oltre l’economia: il paese vuole diventare epicentro del calcio e di altri sport globali, consolidando la popolarità della MLS e trasformando il pubblico locale in spettatori internazionali.

Tutto questo è fin troppo evidente nel mondo in cui Gianni Infantino, presidente della FIFA, si sia prestato alla ‘propaganda' di Donald Trump, tanto da assegnare al presidente degli USA il primo ‘Premio per la Pace FIFA' della storia.

Stati Uniti protagonisti dello sport globale: dai Mondiali 2026 alle Olimpiadi 2028

La strategia americana si basa su tre pilastri: attrazione di eventi internazionali, sviluppo di infrastrutture all’avanguardia e tecnologia per aumentare l’engagement dei tifosi. La FIFA ha spostato parte delle sue operazioni a Miami, mentre la MLS ha portato stelle come Lionel Messi e Luis Suárez all’Inter Miami, rafforzando la credibilità del calcio negli USA. NFL e NBA continuano a espandersi globalmente, attirando spettatori internazionali e incrementando il turismo sportivo.

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Le interruzioni di gioco dovute al meteo diventano opportunità di marketing digitale, con QR code, lotterie e contenuti esclusivi per i tifosi. Gli investimenti americani seguono una logica simile a quella della Cina nel 2008: identificare sport con alto potenziale, sostenere infrastrutture e attrarre sponsor internazionali.

Parallelamente, gli Stati Uniti puntano a rafforzare la cultura calcistica, grazie all’influenza latina e all’arrivo di campioni di livello mondiale. L’obiettivo è creare un ecosistema sportivo integrato, dove calcio, basket, football americano e altri sport coesistono, attirano pubblico globale e stabiliscono nuovi standard organizzativi e tecnologici. L’era dello sport americano come protagonista mondiale è appena iniziata.

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