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La soggezione dell’arbitro verso Cristiano Ronaldo: lo ammonisce e si scusa, non lo espelle per lo schiaffo

La serata da record di Cristiano Ronaldo con il Portogallo è macchiata da un paio di episodi che non passano inosservati: il cartellino giallo per aver tolto la maglietta ed esultare gli costa la squalifica in nazionale, lo schiaffo dato a un avversario avrebbe meritato una sanzione più severa per la reazione.
A cura di Maurizio De Santis
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Cristiano Ronaldo ha aggiunto anche il record di gol segnati in nazionale alla propria bacheca. La doppietta contro l'Irlanda del Nord gli ha regalato l'ennesima soddisfazione della carriera. Peccato che a macchiare la serata di grazia siano stati alcuni episodi che hanno visto protagonista il campione portoghese. Il primo è un incidente di percorso, di quelli che capitano anche ai migliori: l'errore dal dischetto con i lusitani sotto di una rete era sembrato un brutto presagio rispetto al clima euforico che ha accompagnato il suo arrivo a Lisbona dopo aver firmato il contratto con il Manchester United. "Succede… i rigori sono così: lo segni o lo sbagli", le parole del cinque volte Pallone d'Oro che argomenta forte del nuovo primato.

Fanno discutere, invece, altre immagini relative alla sua prestazione. Due momenti dell'incontro che hanno l'effetto di una piccola macchia di colore sul bianco: distogli lo sguardo ma l'occhio cade sempre lì, dove c'è quell'alone. E alone, almeno per quanto riguarda l'ex juventino, è tutto nell'esultanza smodata e nel cartellino giallo rimediato per aver tolto la maglietta per prodursi nel consueto mini-show messo in atto ogni volta che segna una rete. Salto, piroetta e avvitamento nell'aria, atterraggio a gambe divaricate scandito dall'iconico ‘siuuuuu'. Quell'euforia gli è valsa l'ammonizione che fa scattare la squalifica e gli impedirà di partecipare alla prossima partita contro l'Azerbaijan.

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Altra stonatura: l'atteggiamento dell'arbitro nei confronti di Cristiano Ronaldo. Anche in questo caso aiutano le immagini a spiegare bene la situazione. Poco dopo aver estratto il cartellino giallo il direttore di gara si avvicina al fuoriclasse dei Red Devils e gli sorride. "Sembra quasi scusarsi", sottolineano i tabloid inglesi facendo notare l'espressione compiacente del fischietto sloveno, Matej Jug, nel fargli notare che non proprio non poteva fare a meno di prendere quel provvedimento come da regolamento.

Non è finita qui. Il momento meno edificante per arbitro e calciatore arriva in occasione della sberla rifilata dall'ex Real a O'Shea che lo infastidisce scalciando la palla poco prima della battuta del calcio di rigore. CR7, che è distante circa un metro dall'avversario, reagisce alla provocazione e gli dà uno schiaffo. Qualcosa di molto simile a quanto commesso da Osimhen del Napoli contro il Venezia in campionato: un gesto che gli è costato due giornate di squalifica. A Ronaldo, invece, succede nulla. L'arbitro lascia correre.

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