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Dalla manata a O’Shea, al rigore sbagliato e il record: la folle notte di Cristiano Ronaldo

Cristiano Ronaldo è stato l’assoluto protagonista del match di qualificazione mondiale del Portogallo contro l’Irlanda. Prima si è innervosito contro O’shea, poi Bazunu gli ha parato il rigore. Solo a tempo scaduto Cr7 si è trasformato nel campione che tutti conoscono: doppietta, vittoria dei lusitani e record personale di gol.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non doveva essere una notte normale e non lo è stata. Al ritorno con il Portogallo in campo dopo la pausa estiva tutti attendevano Cristiano Ronaldo. I motivi erano molteplici: reduce da un tormentone di mercato alla Juventus, con relativa ‘fuga' e approdo in extremis al Manchester United, si voleva sapere in che condizioni psicofisiche stava il campione lusitano. E poi, c'era quel record ad un passo, da conquistare e diventare il primo marcatore di ogni tempo con la maglia della Nazionale. Le attese non sono state disattese, anzi: Cr7 ha dato sfogo ad una serata particolare, costellata non solo dal suo decisivo exploit finale ma anche dal nervosismo e da qualche errore di troppo.

La partita contro l'Irlanda del Nord sembrava di quelle che poi si raccontano a figli e nipoti come partite ‘stregate' in cui non riesce nulla. Il Portogallo dovrebbe fare un sol boccone dell'avversario ma la Nazionale fatica e Cr7, leader e capitano, è più che nervoso. Tutti gli occhi sono su di lui, le aspettative enormi, sa che qualsiasi cosa faccia sarà inserita sotto la lente di ingrandimento. E così, anche il fenomeno di ghiaccio si lascia andare al nervosismo.

Quando viene fischiato il rigore, forse generoso ma convalidato dal VAR inserito dall'Uefa anche nelle Qualificazioni dopo l'iniziale decisione di non utilizzare la moviola a bordo campo, Cr7 si presenta sul dischetto per calciare una palla che vale sia il vantaggio del Portogallo sia il proprio record personale. Ma sbaglia, anzi poco prima del tiro, rifila una manata sul volto a O'shea che gli aveva tolto il pallone dal dischetto di gesso. Un gesto eccessivo, non rilevato dall'arbitro ma che si è visto benissimo in tv.

Poi, la parata del diciannovenne Bazunu, giovanissimo portiere irlandese che milita nel Manchester City: il tiro di Cr7 è forte ma non abbastanza angolato e l'estremo d'Irlanda intuisce e si tuffa dalla parte corretta. Parando con il volto la palla di Ronaldo che resta, insieme a tutto il Portogallo, con il grido di esultanza strozzato in gola. Da quel momento inizia il calvario.

Ronaldo resta nervoso in campo, non riesce a trovare la via del gol. Ma la folle serata del campione portoghese non è finita, anzi. Si accende proprio quando i riflettori si stanno spegnendo. Mentre tutti gridano al flop del Portogallo umiliato in casa dall'Irlanda del Nord, Cr7 si alza in cielo e infila di testa la palla dell'1-1. E' la svolta. Personale perché si prende l'ennesimo primato ma anche della squadra: il Portogallo ci crede e 6 minuti più tardi, in piena Zona Cesarini ancora Ronaldo segna: 111° gol e vittoria del Portogallo, che allunga in classifica e vede la qualificazione.

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