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La protesta dei tifosi del Bayern Monaco ferma il ritorno di Boateng: “No alla violenza misogina”

Il ritorno di Jerome Boateng al Bayern Monaco è stato annullato dopo le proteste dei tifosi, contrari alla sua presenza per via della condanna per lesioni personali inflitta nel 2024. L’ex difensore avrebbe dovuto partecipare a uno stage da allenatore con Kompany, ma il club ha deciso di fare un passo indietro.
A cura di Vito Lamorte
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Il previsto ritorno di Jerome Boateng al Bayern Monaco non si concretizzerà. L’ex difensore, che avrebbe dovuto partecipare a un breve stage da allenatore osservando gli allenamenti di Vincent Kompany, è stato di fatto bloccato dalla dura opposizione dei tifosi bavaresi.

Durante la partita contro il Borussia Dortmund all’Allianz Arena sono comparsi striscioni di protesta che esprimevano chiaramente il rifiuto della tifoseria nei confronti di un possibile reintegro dell’ex campione. Alla base del malcontento c’è la condanna ricevuta da Boateng nel 2024 per lesioni personali aggravate ai danni della sua ex compagna, episodio risalente al 2018.

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L’ex compagna Sherin Senler aveva denunciato Jerome Boateng per violenze fisiche avvenute durante una vacanza alle Maldive nel 2018, accusandolo di averla colpita e scaraventata a terra. La procura ha riconosciuto la donna come vittima di violenza domestica. Inoltre, il difensore era stato coinvolto in un’altra indagine per presunte aggressioni contro la modella Kasia Lenhardt, trovata senza vita poco dopo la loro separazione.

Su uno striscione c'era scritto: “Chi dà spazio al colpevole condivide la sua colpa”. E su un altro si poteva leggere: “Stabilire confini contro la violenza misogina: Jerome Boateng non dovrebbe tornare al Bayern Monaco”. L’ex difensore, campione del mondo, vorrebbe iniziare un percorso per diventare allenatore e ha chiesto alla squadra con cui ha giocato dieci anni, dove ha vinto nove titoli di Bundesliga e due Champions League, un tirocinio: la sua idea era quella di affiancare Vincent Kompany e aveva ottenuto il via libera per uno stage.

Boateng non torna al Bayern Monaco: decisive le proteste dei tifosi

Il CEO del Bayern, Jan-Christian Dreesen, ha commentato definendo la situazione “complessa”, ricordando che ogni persona “ha diritto alla riabilitazione”, ma sottolineando anche che “non esiste alcun rapporto di lavoro con Jérôme” "È un caso complicato! Credo che ogni persona abbia diritto alla riabilitazione. Inoltre, il verdetto dovrebbe essere considerato nella sua interezza. E ancora: non abbiamo alcun rapporto di lavoro con Jérôme. Jérôme è un giocatore di lunga data con noi e ha vinto molti titoli con noi. E se c'è un accordo per fargli assistere ad alcuni allenamenti, come nel caso di un allenatore, allora va benissimo".

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Jerome Boateng, dal canto suo, ha affidato a Instagram un messaggio di ringraziamento e di distensione: “Dopo le recenti discussioni, ho deciso di concentrarmi sui miei progetti personali, come la licenza A, la mia azienda RYZR e Arena2. Ringrazio il club e Kompany per la fiducia e auguro al Bayern il meglio per il resto della stagione.”

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