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La Premier League come un Mondiale: partite tutti i giorni, tra giugno e luglio, per finire la stagione

Nei prossimi giorni si deciderà il destino di questa Premier League. C’è un’ipotesi che prende quota e che trasformerebbe la Premier in un Mondiale. L’idea è quella di fare giocare tutte le partite a porte chiuse, in un numero limitatissimo di stadi, con le squadre tutte isolate in ritiro. Tutte le partite andrebbero in onda anche in chiaro.
A cura di Alessio Morra
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La Premier League è a un bivio, in questa settimana si deciderà se aspettare fino a giugno o luglio o chiudere in modo definitivo il campionato. Una decisione non semplice da prendere, perché in ballo ci sono soprattutto le misure di sicurezze da adottare, anche se si spera che tra un mese o due la situazione sia estremamente migliore rispetto a quella di oggi. In Inghilterra si pensa alla possibilità di disputare tutte le 92 partite di campionato tra giugno e luglio, tutte a porte chiuse, in al massimo due luoghi prestabiliti. Tutte le squadre, gli arbitri e i cameraman vivrebbero per tante settimane in ritiro, di fatto come succede per una grande manifestazione. I match sarebbero trasmessi tutti in diretta tv in chiaro.

La proposta che arriva dall’Inghilterra per il futuro della Premier League

L’Independent scrive che la Premier sta pensando a un super show per la chiusura del campionato. Il piano non è un’idea nuova, perché questa proposta è quella che ha già immaginato la NBA, che vuole portare a compimento la stagione. L’idea è quella di giocare tra giugno e luglio, 9 turni di campionato in un mese e mezzo o al massimo due, con partite ogni due o tre giorni disputate in soli due luoghi, due città, o magari pure solo una (Londra). Tutte le venti squadre sarebbero isolate per sei settimane, sarebbe così anche per gli arbitri, i guardalinee, chi è al VAR, i cameraman e gli addetti ai lavori. Una sorta di Mondiale visibile a tutti. Perché con le porte chiuse le partite sarebbero trasmesse in chiaro, per non creare ulteriori assembramenti.

I dubbi sulla proposta della Premier

Senz’altro l’idea è affascinante. Le squadre vivrebbero in resort isolati, i calciatori uscirebbero solo per le partite. Ma è anche vero che in Inghilterra le misure restrittive potrebbe durare molti mesi. Poi ovviamente va ricordato che il calcio non fa parte delle attività essenziali. Infine c’è da capire come sarebbero trattati i calciatori infortunati, che avrebbero potenzialmente bisogno di cure rapide in casi di infortuni seri.

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