La maschera di Osimhen nasconde la sua più grande paura: “Non la toglie più”

L'uomo mascherato ha fatto 9 gol nelle prime 15 giornate di campionato (e senza battere i rigori). L'uomo mascherato è Victor Osimhen, l'attaccante del Napoli che alla pausa in occasione dei Mondiali è arrivato in cima alla classifica e con un vantaggio largo sulle inseguitrici (+8 sul Milan, +10 sulla Juventus, +11 su Lazio e Inter). La protezione speciale che ha messo sul viso dopo il grave infortunio a San Siro contro i nerazzurri è divenuta parte integrante e amuleto, come fosse un pezzo della divisa di cui non può fare a meno.
Ne ha ancora davvero bisogno? No, la frattura che aveva riportato al viso è perfettamente guarita, le ossa si sono saldate e la punta azzurra potrebbe anche fare a meno di quel dispositivo. Ma la cautela e le precauzioni non sono mai abbastanza alla luce di quel colpo durissimo subito e del forte trauma subito. "Si è trattato di un intervento molto delicato – ha ammesso a Radio Crc il medico, Roberto Ruggiero, che ha ideato lo strumento -. Si pensava che avesse perso l'occhio".

Paura, prevenzione, scaramanzia. C'è forse questo e molto altro dietro la scelta del giocatore di non privarsi di quel congegno che toglie solo quando esulta dopo un gol: è un gesto istintivo, lo sfila dal volto e lo mulina nell'aria assieme alle braccia. "È guarito e non ne avrebbe più bisogno – ha aggiunto lo specialista nell'intervento – ma la paura è forte e vuole proteggersi".
Il 4 gennaio, alla ripresa del campionato, il Napoli sarà di scena a San Siro per un match che può dire molto quanto a equilibri di forza nella parte alta della classifica, sia nella corsa scudetto sia nella lotta per le prime quattro posizioni. Per Osimhen sarà come tornare sul luogo del delitto… ma questa volta con un'arma in più.

Ce l'ha attaccata alla faccia ed è come avere un potere speciale, quasi ti fa sentire invincibile e inattaccabile. "Progettiamo e realizziamo apparecchi che devono essere appendici del corpo – le parole di Ruggiero -, Osimhen si è trovato bene e ha deciso di tenere la maschera perché porta bene…".
La frattura alla zigomo è solo un brutto ricordo: restò fuori per oltre 50 giorni e saltò 12 incontri. Adesso Osimhen vuole riprendersi tutto e con gli interessi. Tra Serie A e Champions League (1 gol all'Ajax) è già arrivato in doppia cifra (10 reti) ma è solo all'inizio. Il meglio deve ancora venire e dopo i Mondiali in Qatar che vedrà solo da spettatore si tornerà a fare sul serio. Giù la maschera, non ci si potrà più nascondere.











































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































