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La grande ossessione di Mbappé nasce da lontano: “Aveva delle foto persino in bagno”

L’uomo che ha portato Mbappé al Psg ha rivelato un retroscena relativo alla trattativa con il francese, con tanto di aneddoto curioso sul suo vero e proprio fanatismo.
A cura di Marco Beltrami
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Il 2022 potrebbe portare in dote a Kylian Mbappé una nuova suggestiva avventura professionale. Il contratto del classe 1998 con il Paris Saint-Germain è in scadenza a giugno, e c'è già chi è pronto a tentare un nuovo affondo dopo quello, andato a vuoto nella scorsa estate. Si tratta del Real Madrid, che dopo aver sfiorato l'incidente diplomatico con i Bleus potrebbe mettere a segno uno strepitoso colpo a zero. Al momento questa è la previsione di mercato più gettonata per il futuro di Mbappé, con le chance di una permanenza sotto la Tour Eiffel, e dunque di un ipotetico rinnovo, davvero ridotte al lumicino.

Il tutto con buona pace dei suoi compagni, che anche in occasione dell'ultimo compleanno di Mbappé hanno provato a spingere per un prolungamento contrattuale, e per i tifosi delle altre big d'Europa (vedi il Tottenham, dopo il no perentorio del calciatore). D'altronde la società del presidente Florentino Perez già da tempo ha individuato in Mbappé quel calciatore che in termini di talento e anche di immagine, potrebbe colmare il vuoto lasciato da una colonna come Cristiano Ronaldo per le stagioni che verranno. A dimostrazione di questo, non bisogna dimenticare che il Real provò ad acquistarlo già nel 2017, per strapparlo al Psg.

Mbappé parla con i suoi connazionali Benzema e Varane in un Real-Psg
Mbappé parla con i suoi connazionali Benzema e Varane in un Real-Psg

In quell'occasione ad avere la meglio furono i parigini, che non contenti di Neymar piazzarono un altro colpo di mercato sensazionale. Luis Ferrer, un argentino che ha lavorato nella segreteria del Psg, ha avuto un ruolo fondamentale nella scelta di Mbappé. In un'intervista agli spagnoli di AS, l'ex dirigente ha spiegato quando fu difficile convincerlo a declinare l'invito delle merengues: "Il Real Madrid era il suo grande sogno, il Real di Zidane. E quando quella squadra incrocia il tuo cammino è difficile rinunciare, ma lui l'ha fatto". Ferrer ha convinto personalmente il giovane Kylian a spostarsi sotto la Tour Eiffel: "Gli ho detto ‘Resta qui, Parigi è la tua città, la Coppa del Mondo è dietro l'angolo, vinci prima qui, hai sempre tempo per andarci poi… ‘. Ho detto ‘Fai tre o quattro anni qui e poi vai a Madrid. Hai tempo'".

Detto, fatto. Alla fine Ferrer e i suoi collaboratori sono riusciti nell'impresa. E pensare che Mbappé aveva un vero e proprio fanatismo per il Real Madrid, praticamente da sempre. Infatti l'argentino ha raccontato anche un curioso aneddoto: "Nella strategia che abbiamo elaborato, c'è stato un momento in cui Antero Henrique (ds del Psg, ndr) ed io siamo andati a trovarlo a casa sua nel quartiere di Bondy. Era la fine di maggio e quasi la fine della stagione. All'improvviso vado in bagno, e anche nel bagno stesso c'erano le foto del Madrid. Ho chiamato Antero e gli ho detto ‘vai in bagno e guarda cosa c'è'. Quella era la nostra situazione".

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