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La diabolica coreografia della Fiesole contro Vlahovic è una citazione di Dante: il significato

In Fiorentina-Juventus, i tifosi viola hanno riservato un’accoglienza speciale a Dusan Vlahovic con una coreografia particolare che è stata anche un omaggio a Dante Alighieri.
A cura di Marco Beltrami
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Accoglienza infernale per Dusan Vlahovic alla prima da avversario allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Il centravanti serbo è stato ovviamente l'osservato speciale di Fiorentina-Juventus di Coppa Italia. I tifosi della squadra di Vincenzo Italiano si sono fatti sentire, sia a suon di cori (qualcuno anche becero come "sei uno zingaro") che di fischietti, ne sono stati consegnati ben 10mila. Inoltre è stata allestita per Vlahovic una coreografia speciale e spettacolare con un riferimento a Dante Alighieri, finalizzato proprio a sottolineare il "tradimento" del bomber che si è trasferito un mese e mezzo fa nella squadra degli acerrimi rivali.

Tutta la curva Fiesole che ospita il settore più caldo dei tifosi della Fiorentina è stata ricoperta da una suggestiva coreografia prima dell'inizio di Fiorentina-Juve. Nella stessa il gigantesco volto di Dante Alighieri spiccava sulle fiamme rosse e gialle del suo celebre "Inferno" su uno sfondo viola. Effetto scenico importante, per quello che non è stato solo una celebrazione di uno dei figli più importanti del capoluogo toscano, ovvero il Sommo Poeta autore della Divina Commedia. Il tutto è stato finalizzato infatti a riservare ulteriori stoccate a Dusan Vlahovic. In vari punti del Franchi infatti, ad accompagnare la parte scenografica della coreografia, sono spuntati striscioni.

Negli stessi, citazioni di diversi passaggi dell'opera dantesca e in particolare dell'Inferno. In curva Fiesole sono state esposte anche queste parole "Fiorenza, per lo ‘nferno tuo nome si spande" (ovvero "Firenze il tuo nome è conosciuto persino all'Inferno"). Un riferimento quello utilizzato per celebrare la grandezza di Firenze al canto XXVI dell'Inferno, quello in cui Dante Alighieri si trova al cospetto delle anime punite per il loro status nella vita terrena di fraudolenti. Una stoccata dunque al centravanti bianconero considerato "colpevole" dell'addio alle sponde toscane per passare proprio nella principale squadra rivale.

Un altro striscione dantesco è quello che recita "non vo' che più favelle, malvagio traditor; ch'a la tua onta  io porterò di te vere novelle" (ovvero "Ormai non voglio più che tu parli, malvagio traditore; infatti io porterò  sulla Terra notizie veritiere di te, che ti infameranno". Si tratta di un passaggio del canto XXXII dell'Inferno quello in cui Dante si trova al cospetto dei traditori dei parenti e della patria. In questo caso il riferimento a Vlahovic è tutt'altro che velato, visto che si parla espressamente di "malvagio traditore".

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