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La compagna di Musso aggredita per strada: “Ti spacco la faccia”. Poi attacca Bergamo, dopo si scusa

Brutto momento vissuto da Anna Ariaudo: la compagna del portiere dell’Atalanta Juan Musso è stata oggetto dell’aggressione di un energumeno per le strade di Bergamo. Lo sfogo social della giovane è stato poi seguito dalle scuse nei confronti dei bergamaschi.
A cura di Paolo Fiorenza
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Juan Musso domenica sarà impegnato ad ora di pranzo con la sua Atalanta in casa dello Spezia. Gli uomini di Gasperini stanno lottando per conquistare un posto nelle coppe europee del prossimo anno: attualmente sono appaiati in settima posizione con la Fiorentina, tre punti dietro la coppia formata da Roma e Lazio. La settimana del 28enne portiere argentino è stata tuttavia turbata da quanto accaduto alla compagna Anna Ariaudo, che sta per dargli il suo primo figlio, come annunciato dalla coppia con un post a inizio marzo.

La giovane infatti qualche giorno fa è stata vittima di un'aggressione, fortunatamente solo verbale, nelle strade di Bergamo, dove vive assieme al portiere argentino. È stata la stessa modella e studentessa di medicina a denunciare la brutta avventura tramite una storia su Instagram: "Non voglio nemmeno commentare che stamattina a Bergamo un uomo sulla mezza età è uscito dalla macchina dicendomi ‘io ti spacco la faccia' perché ero ferma ad un semaforo avendo sbagliato strada (con tutto lo spazio per passarmi vicino ovviamente non bloccavo nessun passaggio). Ora giuro che ho vissuto a Genova nei quartieri per studenti fuori sede e mai mai mai nulla del genere mi era successo. Ora, al di là che sono incinta, ma un uomo di 50/60 anni che sfida fisicamente una donna di 24? E io che pensavo una città tranquilla, complimenti alla civiltà", con tanto di emoji di applausi.

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Uno sfogo scritto di getto e dettato dallo shock del momento, che ha fatto di tutta l'erba un fascio nell'accusare Bergamo di inciviltà. Avendo ricevuto oltre ad attestati di solidarietà anche qualche insulto da chi l'aveva presa male, la compagna di Musso ha poco dopo postato un'altra storia per precisare il senso delle sue parole: "Ovviamente ricordo che non era generalizzato a ogni singolo bergamasco (la mia migliore amica è bergamasca e la sua famiglia è come fosse la mia) e ringrazio anche tutti i milioni di messaggi stupendi che ho ricevuto. Comunque è stato davvero uno spavento brutto".

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Precisazione cui sono seguite le scuse in un ulteriore messaggio del giorno dopo: "Ci tenevo ancora a ringraziare di cuore per tutti i messaggi di supporto ricevuti, soprattutto da donne. Grazie mille: questa è la Bergamo che piace a chi la conosce poco. Ho sentito davvero tanta vicinanza, siete state/i di cuore. Fortunatamente è una vicenda che è finita come è iniziata e che spero non mi ricapiti mai più. Invece per la minoranza che si è offesa senza capire il messaggio, mi dispiace: io non ho parlato di Bergamo, complimenti alla civiltà era riferito al signore maleducato in questione, anche se c’è una maggioranza che mi ha capita mi scuso con la minoranza che ha frainteso. Ma davvero, ribadisco le scuse se ho mandato un messaggio fraintendibile".

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