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Klopp prova a pensare alla Champions e all’Ajax ma ritorna sempre e solo una parola: “Napoli”

Alla vigilia della sfida di “Anfield” il tecnico tedesco fatica a scrollarsi di dosso la disfatta al “Maradona” e continua a citare il Napoli: “Orribile, la partita peggiore da quando sono qui”
A cura di Alessio Pediglieri
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Jurgen Klopp è ossessionato e lo è dallo scorso 7 settembre, quando è sceso in campo al debutto di Champions league al "Maradona" contro il Napoli. Dove il suo Liverpool ha assistito allo show degli uomini di Saplletti che hanno brindato al debutto europeo davanti al proprio pubblico con la partita perfetta: 4-1 e messaggio fortissimo nel Gruppo A per la qualificazione agli ottavi. Una vera e propria disfatta che ha avuto ripercussioni in Inghilterra dove i reds sono stati annichiliti una seconda volta dalle critiche della stampa sportiva. E anche alla vigilia del 2° turno europeo, con il Liverpool che ospita l'Ajax, per il tecnico tedesco, il crollo inesorabile con gli azzurri è un tarlo che non si toglie dalla testa.

Si prepara l'Ajax ma torna alla mente e nelle parole del tecnico del Liverpool, il Napoli. Il Napoli e il suo gioco, il Napoli e i suoi gol, il Napoli e tutti gli errori imperdonabili del Liverpool. Jurgen Klopp ha avuto tutto il tempo di esaminare cosa sia accaduto alla sua squadra in quella buia notte di Champions, così come tutto l'ambiente ma non è ancora stato in grado di metabolizzare l'accaduto e gettarselo alle spalle. Zielinski e compagni sono fantasmi che popolano i pensieri del tedesco che in conferenza di pre Liverpool-Ajax torna sull'argomento in modo quasi insistente.

Nessuna scusa o alibi, Klopp sa perfettamente che ciò che è accaduto è soprattutto figlio e colpa del Liverpool stesso: "Otto dei nostri 11 titolari hanno giocato ben al di sotto del loro livello abituale. Gli altri giocatori hanno disputato un match normale, anche se ben distante dal loro massimo rendimento abituale. Nel calcio devi risolvere i problemi individuali come una squadra per poter fare risultato". Una partita che ha lasciato il segno soprattutto nel morale e nella testa, la prima quella di Klopp che alimenta i fantasmi che teme possano riapparire da un momento all'altro.

"Abbiamo utilizzato questi giorni per analizzare cosa non va e allenarci, cosa che aveva senso fare dopo Napoli e quanto accaduto in campo. Ci siamo incontrati con tutti i giocatori, ho personalmente o visto e rivisto la partita più volte. Non c'è nulla da dire: è stata davvero orribile per noi" confessa ancora amaramente il tecnico tedesco. "Da quando sono qui è stata la mia peggiore gara in assoluto. Avevamo già avuto alcune partite negative durante la mia gestione, ma mai una così. Anche quando tutto andava male, c'era sempre uno sprazzo di noi, di quello che siamo: a Napoli non c’è mai stato".

Un incubo vero e proprio che accompagna la vigilia della sfida di Anfield di martedì che il Liverpool non deve già fallire. Di fronte c'è l'Ajax una squadra "che ha vinto tutte le partite fin qui disputate" ricorda solennemente Klopp. "Dobbiamo cercare e trovare una reazione, iniziando a difendere meglio che non significa per forza vincere. Loro stanno ricostruendo da zero, ma stanno facendo molto bene. Vediamo cosa succederà: iniziamo intanto a giocare in modo diametralmente diverso da quanto è stato fatto a Napoli". Ancora quella parola, un incubo ad occhi aperti da cui Klopp fatica davvero a svegliarsi.

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