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Juventus, Pirlo soddisfatto: “Fondamentale partire bene. Chiesa? E’ un attaccante esterno”

Dopo il successo di Kiev, Andrea Pirlo applaude la sua Juventus in Champions League e i giocatori in campo: “Con le giuste rotazioni ci siamo permessi Morata, Ramsey, Cuadrado, Kulusevski e Chiesa. Tutti hanno risposto al meglio. Siamo con Ronaldo fuori e Dybala non al top ma abbiamo dimostrato equilibrio”
A cura di Alessio Pediglieri
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Andrea Pirlo si gode a modo suo la vittoria in Champions League: un mezzo sorriso e alcune riflessioni su quanto visto in campo a Kiev per  90 minuti. Al di là dei gol di Alvaro Morata che ha estratto dal proprio cilindro il 2-0 risolutore, per il tecnico dei bianconeri, la gara ha fornito anche altre importanti elementi di analisi. Come, ad esempio, il gioco di squadra con tutti i giocatori che hanno eseguito i compiti loro assegnati evitando di dover soffrire l'assenza di un leader come Cristiano Ronaldo.

"Era fondamentale partire bene". Da qui nasce il pensiero di Andrea Pirlo che trova la prima vittoria esterna della propria gestione bianconera e lo fa in Europa, in Champions League al debutto assoluto sulla panchina della Juventus: "Eravamo più organizzati rispetto a Crotone poi quando abbiano trovato il gol siamo riusciti anche a gestire la partita con equilibrio maggiore". 

Merito delle scelte tattiche iniziali – che hanno visto Paulo Dybala ancora una volta in panchina all'inizio di partita – e della dedizione dei singoli giocatori alle direttive loro assegnate. Soprattutto in fase offensiva Pirlo ha visto situazioni più che confortanti, da Kulusevski a Chiesa, da Morata a Cuadrado. Un modo differente di come gestiva Allegri gli esterni. Ora, Chiesa e Cuadrado non rientrano più a tutto campo ma si dedicano maggiormente alla fase offensiva.

Non deve fare il quinto di centrocampo ma deve dedicarsi a fare l'attaccante esterno perché ha compiti offensivi più che altro. Ha giocato a destra sabato, oggi a sinistra, lo può fare e può farlo bene. Con la rotazione di Cuadrado ci siamo permessi contemporaneamente anche Kulusevski come trequartista, Ramsey a ridosso di Morata e Chiesa sulla fascia. Tutti hanno risposto al meglio.

Tra i lati negativi, invece, c'è sicuramente la situazione fisica di Giorgio Chiellini oramai tormentato da tempo da costanti e ripetuti problemi fisici. Anche a Kiev, il capitano ha lasciato il campo dopo soli 16 minuti, dando la fascia a Bonucci. Una ‘resa' che fa pensare: "Ha avuto un risentimento al flessore, anche dopo la nazionale. Le sue condizioni? Le valuteremo nei prossimi giorni".

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