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Juventus, 24 anni fa l’ultima Champions. Vialli: “Dissi a Lippi di trovare 5 pazzi per i rigori”

Il 22 maggio 1996 la Juventus alzò al cielo l’ultimo trionfo in Champions battendo l’Ajax ai calci di rigore. Gianluca Vialli, capitano di quella formazione ha raccontato un retroscena relativo a quei fortunati penalty: “Dissi al mister di trovare cinque pazzi pronti ad andare sul dischetto, io li avrei guardati da fuori”
A cura di Marco Beltrami
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Ci sono notti magiche, notti in cui tutto va come deve andare. Sono trascorsi 24 anni da quel 22 maggio 1996 in cui la Juventus, nella cornice dello stadio Olimpico di Roma, alzò al cielo la sua seconda Champions League, dopo la vittoria "insanguinata" e mai considerata fino in fondo come tale dell'Heysel. La squadra di Marcello Lippi salì sul tetto d'Europa battendo ai rigori i campioni in carica dell'Ajax, centrando un'impresa che poi sarebbe stata solo accarezzata in altre 5 occasioni, con altrettante sconfitte in finale. In quell'occasione però i bianconeri sembravano avere il destino dalla loro parte, come dimostrato dal gol da posizione impossibile di Ravanelli, e soprattutto dai penalty letteralmente perfetti che resero vani i tentativi di van der Sar. E Gianluca Vialli, il capitano di quella Juventus, tirò un sospiro di sollievo: grazie al gol di Jugovic dal dischetto, non corse il rischio di calciare dagli 11 metri.

Juventus-Ajax, 24 anni fa l'ultimo trionfo in Champions dei bianconeri

La finale della Champions League 1995/1996 rappresenta un ricordo dolcissimo per tutti i tifosi bianconeri. Dopo la vittoria del 1985 macchiata dalla tragedia dell'Heysel in cui morirono 39 persone, il trionfo dell'Olimpico di Roma sull'Ajax ha un peso specifico speciale nel popolo juventino. Quello è stato l'ultimo successo nella massima competizione continentale di una Juventus che ha perso poi altre 5 finali (un record considerando anche i flop del 1973 e del 1983). Un successo dal sapore particolare, sofferto e dunque gustato ancor più in maniera totale dalla squadra di Marcello Lippi, che sin dall'inizio della partita sembrò avere il favore degli "dei del calcio".

Il gol da posizione quasi impossibile di Ravanelli. Basti pensare infatti al gol di Fabrizio Ravanelli, realizzato da posizione quasi impossibile. Pennabianca al 13′ mise subito il match in discesa, approfittando di uno svarione difensivo degli avversari e trovando la via del gol calciando in equilibrio precario. Una rete realizzata per questione di centimetri: quelli che separavano l'attaccante dalla linea di fondo, e quelli che impedirono a Silloy di respingere la sfera con un intervento alla disperata in scivolata sulla linea di porta. Il pareggio di Litmanen, che restituì fiducia ad un Ajax pronto a reagire alla partenza a spron battuto dei bianconeri, può essere considerato con il senno di poi, quasi un incidente di percorso.

Il rigore perfetto di Jugovic. Van der Sar intuisce ma non può nulla
Il rigore perfetto di Jugovic. Van der Sar intuisce ma non può nulla

Questione di centimetri: la Juventus, i rigori e i 2 metri di van der Sar che non bastarono

Curioso infatti quello che successe in occasione dei calci di rigore. Marcello Lippi che nel 2006 avrebbe nuovamente ringraziato i penalty, alzando al cielo la Coppa del Mondo con la Nazionale azzurra, scelse Ferrara, Pessotto, Padovano, Jugovic e Del Piero (che poi non avrebbe nemmeno tirato), ovvero due difensori, un attaccante (non titolare), un centrocampista e infine la stellina della squadra. Se per gli olandesi Davids (che poi sarebbe diventato un idolo dei tifosi bianconeri) e lo sfortunato Silloy si fecero ipnotizzare da Peruzzi, i rigoristi della Juventus si dimostrarono glaciali. Infatti van der Sar, altro giocatore che negli anni successivi avrebbe vestito la maglia della Juventus, intuì la direzione di tutte le conclusioni degli avversari. Nonostante i 197 centimetri di altezza però, l'estremo difensore olandese riuscì solo a sfiorare il pallone, arrendendosi alle conclusioni bianconere. Una situazione che raramente si è vista in occasione della lotteria dei penalty. Si potrebbe dunque quasi dire che le cose "dovevano andare così", per una notte magica. Quella magia o "fortuna" che è mancata ai bianconeri nelle successive finali disputate.

Vialli e il retroscena sui rigori di Juventus-Ajax

In un'intervista rilasciata alla Uefa qualche anno fa, Gianluca Vialli capitano di quella Juventus raccontò un retroscena sui calci di rigore. Il bomber protagonista negli ultimi mesi di una durissima battaglia contro la malattia svelò: "Al termine dei 120 minuti, Lippi ci ha guardato negli occhi per capire chi se la sentisse di calciare i rigori. Io sono stato il primo a cui si rivolse: ‘Luca, vuoi tirarlo?'. Risposi: ‘Marcello, se trovi cinque pazzi che vogliono andare sul dischetto, li guardo volentieri da fuori. Altrimenti, sono a disposizione’. Se avessi sbagliato quel rigore, alla luce della finale persa con la Sampdoria, avrei avuto un forte contraccolpo psicologico. Per fortuna, i cinque rigoristi designati furono (Gianluca) Pessotto, (Ciro) Ferrara, (Vladimir) Jugovic, (Michele) Padovano e (Alessandro) Del Piero, il quale non dovette neppure calciarlo perché avevamo già vinto. Ricordo che ero aggrappato a Ciro Ferrara, e non ce la facevo a guardare".

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