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Juan Godoy colpito ai testicoli da un razzo sparato dalla curva: bucati i pantaloncini

Poteva finire in tragedia per l’attaccante dello Strongest Juan Godoy, colpito ai testicoli da un razzo sparato dalla curva e accasciatosi in campo. Durissimo il presidente del club boliviano: “È stato un attentato alla vita”. Sospesi centinaia di abbonamenti del gruppo ‘Ultra Sur’.
A cura di Paolo Fiorenza
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Tragedia sfiorata in Bolivia negli attimi finali del match della massima divisione tra The Strongest e Blooming. Sul punteggio di 3-2 per i primi, in pieno recupero, dalla curva dei tifosi di casa è stata lanciata una raffica di fuochi d'artificio sul campo, causando un'interruzione di circa 10 minuti per il ripristino delle condizioni di sicurezza. Voleva essere un festeggiamento colorito, è diventato quello che il presidente dello Strongest ha definito dopo la partita "un attentato alla vita" di Juan Godoy, 32enne attaccante paraguaiano naturalizzato boliviano che peraltro aveva messo a segno il gol della vittoria al 76′.

Il presidente dello Strongest mostra il buco nei pantaloncini di Juan Godoy, colpito da un razzo
Il presidente dello Strongest mostra il buco nei pantaloncini di Juan Godoy, colpito da un razzo

Juan Godoy colpito nelle zone intime da un artificio pirotecnico: l'attaccante dello Strongest si accascia

Le immagini sono terribili: è il 93′, si vede Godoy colpito in pieno nelle parti intime da un razzo che arriva dagli spalti. Il calciatore si accascia tenendosi il basso ventre, si teme il peggio, finché lo si vede rialzarsi molto sofferente. Poi è aiutato a uscire dal campo da un membro dello staff medico. L'incidente ha avuto come conseguenza ‘solo' un'ustione di primo grado alla coscia e un ematoma nella zona dei testicoli, ma poteva andare molto peggio.

Il presidente dello Strongest attacca il gruppo ultras responsabile: "È stato un attentato alla vita"

Durissimo il presidente dello Strongest, che dopo il match ha mostrato i pantaloncini di Godoy con un buco ben visibile proprio all'altezza delle pudenda. Daniel Terrazas ha annunciato che presenterà una denuncia formale alla Procura della Repubblica in seguito ai gravissimi fatti accaduti allo stadio Hernando Siles, accusando senza mezzi termini il famigerato gruppo ‘Ultra Sur': "Come possono chiamarsi tifosi? È stato un attentato alla vita. Prometto a tutti i veri tifosi che questo non accadrà mai più".

Gli ‘Ultra Sur' si scusano, ma il club boliviano sospende quasi 400 abbonamenti della curva

Dal canto suo, il gruppo di tifosi più caldi del club boliviano si è poi scusato con un comunicato in cui ha chiarito l'accaduto: "Come di consueto quando la squadra vince e festeggiamo un momento importante, abbiamo lanciato fuochi d'artificio con l'unico obiettivo di accompagnare la gioia dagli spalti. Purtroppo, una delle batterie di fuochi d'artificio  si è accidentalmente rovesciata sul campo e non è stato più possibile riposizionarla in tempo. A seguito di questo sfortunato incidente, il nostro giocatore Juan Godoy è rimasto ferito".

"Vogliamo ribadire con assoluta chiarezza che non è mai stata nostra intenzione causare danni a nessun giocatore, membro dello staff tecnico o al pubblico presente allo stadio – continua la nota degli ‘Ultra Sur' – È stato un incidente e ci assumiamo la nostra responsabilità. Siamo solidali con Juan Godoy, gli inviamo il nostro pieno sostegno e rinnoviamo le nostre scuse a lui e al resto della squadra. Ci scusiamo con tutti i tifosi, gli spettatori presenti allo stadio, la squadra e tutti coloro che fanno parte della grande famiglia Stronguista. Il nostro unico desiderio era quello di festeggiare un'altra vittoria e ci dispiace profondamente che questa celebrazione abbia finito per danneggiare uno di noi".

Parole che non sono bastate allo Strongest, che ha adottato misure drastiche contro il gruppo ultras: il club ha annunciato la cancellazione di quasi 400 abbonamenti stagionali detenuti dai tifosi coinvolti, mentre indaga sulle irregolarità nella loro distribuzione.

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