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José Mourinho non è d’accordo con l’analisi di Conte su Benfica-Napoli: “Mi sa di scusa”

Il Napoli perde contro il Benfica e scivola in Champions League. Conte parla di stanchezza, ma Mourinho non è d’accordo: “Parlare di freschezza atletica mi sa già un po’ di scusa”.
A cura di Michele Mazzeo
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Il Napoli cade al Da Luz e incassa una sconfitta pesante per classifica e morale contro il Benfica di José Mourinho. Il quarto passo falso in Champions League fa scivolare i campioni d'Italia al 23° posto nel girone unico, l'ultimo utile per restare agganciati alla zona playoff e continuare il cammino europeo. Una prestazione sottotono, distante da quella vista nelle recenti vittorie stagionali, contro un Benfica più intenso e organizzato, capace di indirizzare fin da subito la partita.

Nel post-gara Antonio Conte ha spiegato il ko puntando sulla minore freschezza atletica dei suoi calciatori, reduci da un calendario fitto e da pochi giorni di recupero rispetto ai portoghesi: "La partita era dura, difficile, su un campo caldo. Noi venivamo da una serie di partite ogni tre giorni. Abbiamo giocato domenica sera, loro venerdì".

Una lettura che però José Mourinho non condivide affatto. Lo Special One difende la prestazione dei suoi e respinge con decisione quella chiave interpretativa: "Qualcuno dirà che il Napoli non è stato quello che conosciamo, ma io non sono d'accordo. Il Benfica ha fatto un lavoro straordinario, ha meritato di vincere" ha infatti detto parlando ai microfoni di Amazon Prime.

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Il punto viene chiarito ancora di più nell'intervista rilasciata a Sky, quando si parla esplicitamente di condizioni fisiche. Mourinho è netto e affonda il colpo: "Parlare di freschezza atletica mi sa già un po' di scusa". Per il tecnico lusitano la differenza l'hanno fatta le scelte tattiche e l'atteggiamento mentale: l'utilizzo di Ivanovic, la solidità difensiva e la personalità mostrata in una gara decisiva per la stagione europea del Benfica. Nessuna concessione agli alibi, nessuna apertura alle attenuanti.

Il verdetto del campo resta, accompagnato da uno scontro a distanza di visioni. Conte guarda al calendario e alle energie, Mourinho al lavoro svolto e alla capacità di incidere. E come spesso accade, oltre che per il risultato, quando i due si incontrano la sfida è anche sul piano della comunicazione.

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