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“It’s coming home”, l’Inghilterra vola agli Europei con una difesa di ferro e tante stelle

Otto gol fatti e nessuno subito. L’Inghilterra con un percorso perfetto è arrivata in semifinale agli Europei, affronterà mercoledì 7 luglio a Wembley la Danimarca. Southgate ha blindato la difesa con due mediani che danno qualità e fanno quantità e in attacco ha un numero impressionanti di attaccanti, ali e trequartisti che si alternano e aiutano Kane e Sterling a fare gol.
A cura di Alessio Morra
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Italia-Spagna e Inghilterra-Danimarca sono le semifinali degli Europei 2021.  La Nazionale di Mancini è la squadra che esprime il gioco migliore, la Spagna è quella che ha segnato più gol di tutti, mentre la Danimarca è ancora una volta una rivelazione, mentre l'Inghilterra è l'unica ad aver blindato la porta. Pickford non ha subito nemmeno un gol in cinque partite. Ma Southgate non ha messo, come si dice in terra d'Albione, il pullman davanti la porta in queste partite e con una grande organizzazione e con tantissimi talenti ha creato una nazionale che sta facendo sognare tutto il paese e che ha riportato in auge lo slogan ‘Football It's coming home', cioè il calcio sta tornando a casa. Ci sono ancora due partite da vincere ma Kane e compagni in questo momento sembrano perfetti.

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Zero gol subiti, l'Inghilterra è imperforabile

La forza dell'Inghilterra è rappresentata dalla difesa, chi l'avrebbe detto qualche mese fa guardando invece il fenomenale reparto offensivo. Southgate ha creato un pacchetto arretrato che riesce a proteggere bene Pickford e che passa tranquillamente dalla difesa a tre (che poi sarebbe a cinque) o a quattro. Il c.t. si basa su due coppie, quelle che ha scelto contro l'Ucraina, a Roma. Sabato sera ha schierato due difensori del City (Walker e Stones) e due dello United (Shaw e Maguire) che hanno tra loro già un'intesa. Ma la difesa fin qui è stata perfetta perché protetta dal duo di centrocampisti centrali e cioè Declan Rice del West Ham e Kalvin Phillips, soprannominato il Pirlo dello Yorkshire, che ha studiato alla scuola di Bielsa. Gli inglesi si arroccano e riescono senza faticare troppo, se si eccettua la clamorosa chance concessa a Muller in Inghilterra-Germania, a non lasciare spazio agli avversari e così quelli che giocano all'attacco hanno la possibilità di muoversi anche con un certo agio, e a turno avanza uno dei due esterni, con l'Ucraina determinante è stato Shaw.

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La panchina lunga è la forza dell'Inghilterra

Kane e Sterling non si toccano, gli altri possono cambiare e fin qui hanno giocato tutti. Southgate, con il fidato Holland, decide chi schierare e a turno hanno avuto la chance dall'inizio Phil Foden e Saka, mentre a partita iniziata ha avuto spazio Rashford, quello che è forse è un po' più penalizzato. Contro l'Ucraina è tornato dall'inizio Jadon Sancho e nell'undici titolare c'era pure Mason Mount, che ha vinto la Champions un mese fa con il Chelsea. E non bisogna dimenticare Jack Grealish, determinante con la Germania, Calvert-Lewin e il baby Jude Bellingham, classe 2003.

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