Italiano sfodera l’orgoglio prima di Milan-Bologna: “Non era in programma che fossimo qui”

Il Bologna sta vivendo un grande sogno e domani si giocherà tutto per portare a casa la sua prima Coppa Italia. L'ultima finale giocata risale a 51 anni: ci sono intere generazioni di tifosi che non hanno mai provato questo brivido e che accompagneranno i rossoblù fino all'ultimo secondo di questa avventura incredibile, spingendo la squadra di Vincenzo Italiano oltre ogni limite. L'allenatore ha già alle spalle qualche finale, alcune dal risultato molto amaro, ma sfodera tutto l'orgoglio alla vigilia della partita contro il Milan che potrebbe segnare la storia del suo club.
Sa bene che si tratta di Davide contro Golia, ma il Bologna in questo torneo ha dimostrato di poter far paura a tutti e di potersela giocare con molta convinzione. In conferenza stampa l'allenatore ha parlato con emozione del percorso del suo club e soprattutto dell'affetto dei tifosi che lo circonda ormai da mesi. Domani all'Olimpico saranno quasi 30mila, la trasferta più partecipata della storia del calcio bolognese che spera di poter festeggiare.
L'emozione i Italiano prima della finale
In ballo c'è tantissimo, un pezzo di storia che Italiano potrebbe scrivere entrando per sempre nei cuori dei suoi tifosi. La prima finale di Coppa Italia dopo 51 anni è già un traguardo bellissimo, ma portare a casa il trofeo andrebbe oltre ogni immaginazione. L'allenatore lo sa bene e per questo sottolinea l'orgoglio di essere arrivato a Roma a giocarsi questa gara contro il Milan: "La nostra presenza qui non era in programma, abbiamo fatto qualcosa di superlativo. Le finali si giocano per vincerle ma già arrivarci è una soddisfazione. Sono a 3 vittorie e 3 sconfitte, se domani vogliono farmi questo regalo i miei uomini, ne sarei ben contento… Ma già è bello. Vedo gli sguardi dei ragazzi e come preparano la partita, ma anche l'affetto della gente è bello e vogliamo dare loro gioie".
Nessuno lo avrebbe pronosticato, eppure i rossoblù sono lì al termine di un percorso davvero bello. Italiano ha alle spalle 3 finali vinte e altrettante perse, ma si aspetta un regalo dai suoi giocatori che viaggiano sulle ali dell'entusiasmo: "Ai ragazzi ho detto che se io domani sto a casa, loro comunque scenderanno in campo e daranno il massimo. Hanno voglia di primeggiare, crescono continuamente e domani è un grande premio".