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Italia-Svizzera, cosa dicono i numeri: tradizione e difesa spingono gli azzurri

L’Italia affronta la Svizzera nella seconda giornata degli Europei con l’obiettivo di strappare il pass per gli ottavi di finale. Azzurri qualificati con una vittoria, risultato verso cui spingono tutte le statistiche: gli elvetici, storicamente, faticano nei match contro la Nazionale, sorretta da una difesa bunker.
A cura di Redazione Sport
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Dopo una prova molto convincente all’esordio contro la Turchia, l’Italia vorrà blindare in questa seconda gara il primo posto del gruppo A. Con una vittoria contro la Svizzera, infatti, gli Azzurri si garantirebbero il pass da primi nel girone per gli ottavi di finale degli Europei. Dall’altra parte, però, la formazione di Roberto Mancini non dovrà assolutamente sottovalutare la Svizzera che, nonostante si sia fatta recuperare sul pareggio dal Galles all’esordio di questo Europeo, proverà certamente a infastidire la retroguardia italiana.

Questo sarà il primo incontro tra Italia e Svizzera agli Europei. Tuttavia, le due squadre hanno precedenti in due grandi tornei internazionali: ai Mondiali del 1954 , dove gli elvetici da squadra ospitante vinsero entrambe le sfide: prima nella fase a gironi e poi con uno spareggio, e ai Mondiali del 1962 in Cile, dove l'Italia si impose per 3-0 nella fase a gironi. Più in generale, la Svizzera non ha vinto nessuna delle ultime otto partite contro l'Italia. L’ultimo successo degli elvetici contro gli Azzurri risale a 28 anni fa: 1-0, a Berna, in una gara di qualificazione ai Mondiali. L'attuale allenatore dell'Italia, Roberto Mancini, era in campo quel giorno.

Un dato particolare consiste nel fatto che gli elvetici hanno pareggiato tutte le ultime quattro gare agli Europei, eguagliando la striscia record del Portogallo tra il 2012 e il 2016. Nessuna nazione ha mai registrato una serie più lunga di segni “X” nella storia della competizione. In caso di successo, l'Italia diventerà la prima squadra a raggiungere la fase a eliminazione diretta di Euro 2020. Gli Azzurri hanno vinto entrambe le prime due partite in appena due delle nove precedenti partecipazioni agli Europei: nel 2000 e nel 2016.

Una delle peculiarità della Nazionale italiana nella costruzione dei propri successi è sempre stata la solidità difensiva. Gli Azzurri infatti non subiscono gol dallo scorso ottobre contro l’Olanda; da allora, sono trascorsi 875 minuti e ben nove match con la porta inviolata. L’ultima volta in cui l’Italia non ha incassato reti per 10 incontri di fila è stata tra novembre 1989 e giugno 1990. Gianluigi Donnarumma potrebbe diventare, infatti, il secondo portiere più giovane nella storia degli Europei a non subire reti in due presenze consecutive (22 anni, 111 giorni il giorno della partita), dopo il russo Igor Akinfeev nel giugno 2008 (22 anni, 71 giorni).

Sicuramente, l’Italia si affiderà ancora al padrone di casa, qui a Roma: quel Ciro Immobile che ha segnato 92 gol nelle sue ultime 118 sfide allo Stadio Olimpico, da quando è arrivato alla Lazio nel 2016. L’attaccante biancoceleste, o Lorenzo Insigne, potrebbero diventare i primi giocatori a segnare nelle prime due partite dell'Italia in un grande torneo internazionale (tra Europei e Mondiali), a partire da Christian Vieri, nella Coppa del Mondo 2002. Tra le fila degli elvetici, particolare attenzione va riservata a un ex interista: Xherdan Shaqiri. Dal 2014, il fantasista classe ’91, ha preso parte, infatti, al 50% delle marcature della Svizzera nei grandi tornei internazionali, andando a bersaglio cinque volte e servendo tre assist, su 16 gol totali realizzati dalla squadra nel parziale.

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