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Invade il campo con la figlia di 3 anni per picchiare un calciatore avversario: scena scioccante

È accaduto in Brasile durante la semifinale di ritorno del campionato Gaucho tra International e Caxias, conclusasi ai calci di rigore. In pochi secondi è scoppiata una mega rissa tra i giocatori, che ha coinvolto anche i tifosi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Incredibili scene di follia collettiva in Brasile in occasione della semifinale playoff di ritorno nel Campionato Gaucho, Internacional-Caxias e che ha visto qualificarsi per la finale gli ospiti dopo che la gara si è conclusa ai calci di rigore. Davanti all'esultanza dei giocatori in campo, che hanno aizzato la folla con gesti provocatori, è scoppiato il putiferio: una enorme caccia all'uomo in cui tutti si sono presi a pugni e a calci, alla quale hanno partecipato anche diversi tifosi, che hanno invaso il terreno di gioco. Tra cui uno con in braccio la figlia di  tre anni.

Scene ai confini della realtà domenica pomeriggio durante le fasi finali del Campionato Gaucho a Rio Grande do Sul, in Brasile, quando la partita si è trasformata in una totale, orrenda, corrida. A scatenarla i giocatori del Caxias che subito dopo il calcio di rigore che ne ha permesso alla qualificazione per la finale hanno esultato portandosi le mani dietro le orecchie, sbeffeggiando i tifosi di casa. La classica scintilla che ha fatto tracimare il vaso, in un impianto già caldissimo e dopo una doppia sfida vissuta sempre sul filo rosso della tensione.

All'andata, in casa del Caxias si era consumato il primo atto della semifinale, conclusosi 1-1 con un confronto ricco di colpi di scena e scintille. L'Internacional per primo in vantaggio dopo aver sbagliato un calcio di rigore, si fa raggiungere dal Caxias che affronta il match di ritorno ristabilendo subito gli equilibri: sono gli ospiti a portarsi sull'1-0 al 20′ del primo tempo, per poi essere raggiunti dall'International prima dell'intervallo. Così, non sufficienti 180 minuti di gioco sono arrivati i calci di rigore a decidere l'esito, con la temperatura che è salita ben presto oltre ogni livello di guardia.

Segnato il penalty qualificazione, i giocatori del Caxias non hanno più contenuto la gioia sfogando l'esultanza in provocazioni incendiarie: mani alle orecchie, balli verso i tifosi avversari, gesti verso le tribune. E così, è esplosa una enorme bagarre: i giocatori dell'International hanno deciso di farsi vendetta da soli ed è scoppiata la mega rissa. Una vera e propria corrida con gruppetti isolati di giocatori che si rincorrevano e se le sono date di santa ragione. Mentre gli steward e gli addetti alla sicurezza non riuscivano a frenare la rabbia collettiva, il raptus violento ha contagiato ben presto anche i tifosi che hanno invaso il campo, nel tentativo di farsi giustizia da sé.

Tra questi, un sostenitore dell'Internacional in particolare ha subito attirato l'attenzione di tutti: è entrato a bordo campo, ha inseguito un giocatore avversario e gli ha sferrato un calcio oltre a cercarlo di colpirlo alle spalle. La reazione è stata immediata ma l'assalito si è dovuto subito fermare: l'aggressore aveva in braccio una bimba di tre anni che, però, non gli ha impedito di continuare a inveire e a colpire. Una scena mai vista prima che ha indignato l'opinione pubblica brasiliana – e non solo, con i video che sono diventati ben presto virali – al di là della serata di violenza generale.

Fortunatamente, la situazione in campo non è degenerata per la piccola malcapitata, mentre al tifoso è andata ben peggio: subito segnalato alle forze dell'ordine, è stato be presto indentificato anche grazie all'appoggio ottenuto dall'Internacional e portato in caserma dove ha ricevuto la sanzione sportiva: un DASPO a tempo indeterminato, che gli impedirà di presenziare ad altri eventi. Oltre a ciò, il tifoso dell'Internacional dovrà anche fare i conti con la giustizia ordinaria visto che è scattata una doppia denuncia: dovrà rispondere di lesioni personali e per aver messo in pericolo un minorenne.

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