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Inter, richiamati in Italia i 7 stranieri che erano partiti per l’estero

Brozovic, Handanovic, Lukaku, Eriksen, Young, Moses e Godin. Sono i sette stranieri che hanno lasciato l’Italia e che l’Inter sta richiamando. Per chi torna sarà obbligatorio un ulteriore periodo di isolamento, di 14 giorni. Dunque, un segnale concreto di positività: tutto lascia intendere che per i primi di maggio si potrebbe tornare sui campi di allenamento.
A cura di Alessio Pediglieri
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Prove di normalità. L'Inter di Antonio Conte si prepara a ripartire nel momento in cui le condizioni medico-sanitarie lo consentiranno. La scelta del club di proprietà di Suning ha valutato la situazione a lungo termine, seguendo il vento degli ultimi giorni in cui le notizie sulla pandemia accennano a essere un po' più positive e le istituzioni calcistiche provano a dare delle date. Serve riprogrammazione e per farlo i giocatori dovranno tornare a disposizione anche se a distanza, ma a portata di mano.

Si riuscisse a riprendere gli allenamenti per maggio, antonio conte vorrebbe avere tutta la rosa a disposizione e per farlo ha necessità che chi ha lasciato l'Italia nei giorni scorsi per raggiungere le proprie famiglie, torni in tempo. Infatti, il protocollo sanitario impone una quarantena di 14 giorni per chi rientra in Italia. A conti fatti, per fine mese, tutta la rosa sarà a Milano, in attesa di capire cosa succeda.

In 7 hanno lasciato l'Italia

E' un segnale importante, positivo, di buon auspicio. Sono sette i calciatori che hanno lasciato il Paese, dirigendosi dai propri cari: Brozovic, Handanovic, Lukaku, Eriksen, Young, Moses e Godin.  Un via libera autorizzato dalla proprietà a marzo, seguendo le direttive sanitarie, le stesse che saranno il nuovo lasciapassare per rientrare. In questo modo, l'Inter cercherà di farsi trovare al completo ai blocchi di partenza che sarebbero previsti per la prima parte di maggio, quando si dovrebbe – condizionale d'obbligo – tornare sui campi di allenamento.

Tutti pronti per ripartire a maggio

Date incerte, scandite solamente dai bollettini medici quotidiani e dalla virulenza del contagio: se le tendenze positive di questi ultimi giorni continueranno, la fine del tunnel potrebbe essere vista tra due/tre settimane. Il tempo utile per ‘smaltire' gli ultimi 15 giorni di isolamento forzato, sottostare ai test e, in caso di negatività, potersi ritenere idonei al ritorno in campo. Pur non essendoci indicazioni precise, il rientro in Italia è da considerarsi una delle notizie più positive degli ultimi tempi di incertezze e di polemiche.

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