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Inter, Lukaku: “Dopo la finale col Siviglia non ho parlato per 4 giorni. Conte? Un padre”

Romelu Lukaku parla della sua avventura nerazzurra a ridosso del debutto stagionale in campionato. Tra la delusione della finale di Europa League e le certezze per il futuro dell’Inter: “Non ho parlato per 4 giorni poi mi son detto che si può anche perdere, ma per imparare a vincere. Scudetto? Facciamo parlare il campo, nulla è impossibile”
A cura di Alessio Pediglieri
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Romelu Lukaku non ha dimenticato. La finale di Europa League persa per un suo autogol contro il Siviglia ha lasciato un segno indelebile anche in ‘Big Rom', il gigante nerazzurro già entrato nel cuore dei tifosi interisti. Uno smacco, per un bomber di razza che in quella finale aveva anche segnato la rete della speranza nerazzurra e che per una deviazione maledetta ha condannato la sua squadra alla sconfitta. Nessun processo, nessuna condanna, tutti hanno superato quel ricordo, ma lui no e alla vigilia della nuova avventura stagionale, riparte proprio da quel momento.

Per Lukaku ci si appresta al secondo anno in nerazzurro dopo una prima stagione semplicemente straordinaria. I suoi gol in Europa e in campionato hanno permesso all'Inter di Antonio Conte di accarezzare il doppio sogno, scudetto e Coppa. Sfuggite per un soffio, il primo per un solo punto, la seconda per quella deviazione alle spalle di Handanovic: "Non ho parlato per quattro giorni dopo la finale di Europa League – rivela alla Gazzetta dello Sport – E' stato per me un momento difficilissimo. Poi mi sono dato una ragione su ciò che è accaduto e mi sono detto:  si può perdere, ma solo per imparare a vincere"

Una filosofia che Lukaku ha trasmesso al gruppo con cui punta a vincere subito qualcosa di importante. Il mercato estivo ha portato con sé l'arrivo di un paio di inserimenti di valore assoluto, come Hakimi e Arturo Vidal: "Non si vince senza giocatori di livello, Vidal ha qualità ed esperienza ed un giocatore di indubbie capacità in campo. Ci darà la forza di crescere ancora di più".

Il secondo anno, dopo il primo di apprendistato, potrebbe essere quello della consacrazione. Lukaku lo sa, ma sa anche che ci sono i presupposti per fare bene e togliersi altre soddisfazioni. Non solo  livello personale, ma di squadra, per il gruppo e la società: "Qui è tutto perfetto con Conte mi trovo a meraviglia. Mi ha sempre cercato, con lui sto migliorando ancora sotto ogni profilo. Per me è come un padre. Scudetto? Lasciamo parlare il campo. se tutti noi facciamo bene nulla è impossibile"

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