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Insultato dai suoi stessi tifosi: Castillejo costretto a cancellarsi da Twitter per troppo odio

Samu Castillejo ha cancellato il proprio profilo Twitter. Il calciatore del Milan l’ha fatto dopo essere diventato bersagllo di decine di messaggi ostili, con offese e insulti, giunte dagli stessi sostenitori rossoneri. La sua colpa? Non aver ancora cambiato squadra nonostante non sia centrale nel progetto del Diavolo.
A cura di Redazione Sport
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“Questo account non esiste”. È il messaggio che compare digitando su Twitter @SamuCastillejo, username che fino a qualche ora fa portava alla pagina ufficiale di Samu Castillejo, calciatore del Milan che ha deciso di disattivare il proprio profilo dopo decine di messaggi con insulti e offese giunti dagli stessi tifosi rossoneri negli scorsi giorni. Un concentrato di odio del tutto gratuito nei confronti di un calciatore accusato di bloccare il mercato del Milan rifiutando possibili destinazioni alternative.

Castillejo è effettivamente ai margini del progetto tecnico di Stefano Pioli. Ultima scelta tra gli esterni offensivi, è proposto da settimane sul mercato  con il club alla ricerca di possibili acquirenti. Il Milan deve liberare spazio per poter effettuare un ultimo innesto nel reparto avanzato, il colpo che completerebbe una buona campagna acquisti. A pochi giorni dalla conclusione della sessione estiva delle trattative (31 agosto) l'esterno d'attacco spagnolo resta in lista di sbarco nell'attesa che sul tavolo dei rossoneri arrivi un'offerta abbastanza congrua (sia dal punto di vista economico sia della formula) da lasciar partire il calciatore. Le ultime notizie al riguardo arrivano dalla Liga e fanno riferimento all'interesse del Getafe che ha proposto un prestito con obbligo di riscatto.

Quanto accaduto a Castillejo in queste ore fa il paio con un altro episodio biasimevole: gli striscioni, con tanto di insulti e minacce, affissi nei pressi del centro sportivo del Milan. Obiettivo della parte più intransigente del tifo rossonero è un ex: Gianluigi Donnarumma definito "infame", al quale è stato rivolto anche un messaggio intimidatorio ("attento a quando giri per Milano"). Anche l'ex portiere è finito nel mirino per vicende di mercato, in particolare per il suo addio a parametro zero e per il lungo tormentone sul mancato rinnovo.

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