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Inchiesta sulla manovra stipendi, quarto giocatore della Juventus interrogato in Procura

In mattinata è stato convocato in Procura a Torino, Juan Cuadrado, in qualità di persona informata sui fatti. Si è sottoposto alle domande dei Pm sull’inchiesta “Prisma”, poi è toccato a Chiellini e Bonucci.
A cura di Alessio Pediglieri
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Continua l'inchiesta denominata "Prisma" sul filone denominato dagli inquirenti "manovra stipendi" in casa Juventus. Oggi è stato convocato in Procura a Torino un quarto giocatore bianconero, Juan Cuadrado che dovrà rispondere alle domande dei Pm. L'esterno colombiano è il quarto giocatore chiamato per dare maggiori delucidazioni sulla gestione dei pagamenti degli emolumenti da parte del club, finita sotto la lente di ingrandimento a margine delle indagini tra plusvalenze e bilanci.

Sono stati già interrogati Dybala, Bernardeschi e Alex Sandro, oggi tocca a Cuadrado, reduce dalla sfida serale di domenica contro l'Inter e già in Procura a doversi concentrare su ben altro. Perché l'inchiesta sta proseguendo a ritmi serrati, l'intento è di trovare una quadra entro la Primavera per arrivare ad una soluzione su una serie di situazioni che stanno venendo dipanate non senza difficoltà, nella ricerca dei documenti che servono all'accusa di comprovare i capi di imputazione (l'accusa di emissione di fatture per operazioni inesistenti, false fatturazioni e falso in bilancio) e fare chiarezza su temi complessi come le plusvalenze sui singoli giocatori. Ma il tema su cui verrà ascoltato Cuadrado è precisamente legato al file ‘stipendi'.

All'attenzione dei Pm Gianoglio, Bendoni e Santoriello ci sono le procedure sull'erogazione dei vari emolumenti, spalmati da parte del club, ai giocatori ma inseriti in bilancio seppur differiti nei tempi, a cavallo soprattutto del periodo pandemico, laddove le oggettive difficoltà economiche avevano portato le società a rinegoziare emolumenti e scadenze. Come era accaduto per i suoi compagni anche Cuadrado è ritenuto persona informata dei fatti e non sarà l'ultimo calciatore bianconero ad essere ascoltato. Nel pomeriggio è stato il turno dei due centrali difensivi, Chiellini e Bonucci ascoltati dal procuratore attorno alle 15.

All'interno degli interrogatori in Procura era finita nei giorni scorsi anche la mamma e procuratrice di Rabiot, ascoltata per circa due ore e mezza sulla situazione del figlio, centrocampista bianconero, proprio sull'argomento ‘stipendi'. Secondo l'accusa, infatti, c'è da fare chiarezza estrema su circa 90 milioni di euro ritenuti ‘anomali' nella contabilità del club e per i quali il rischio sul fronte sportivo non sarebbe marginale.

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