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Inchiesta sulla “manovra stipendi” della Juventus: altri due giocatori interrogati in Procura

Continuano le audizioni da parte degli inquirenti sull’indagine attorno al possibile reato di falso in bilancio del club bianconero. Dopo Dybala, convocati altri due compagni di squadra.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'inchiesta avanza e mentre il calcio italiano si lecca le ferite per la recente eliminazione ai Mondiali, ci si appresta a vivere un'altra torrida primavera del pallone anche per fatti extra sportivi che sono tornati a far parlare di sè in questi giorni. Sotto stretta osservazione, c'è la Juventus che è rimasta coinvolta nell'indagine sulle plusvalenze, con l'inchiesta Prisma e che adesso si trova sul banco degli imputati per ulteriori accuse, relative agli stipendi elargiti ai propri giocatori. Con una novità non da poco: gli stessi interessati sono stati sentiti e verranno convocati.

Dunque, si continua a indagare per fare chiarezza su una situazione dai contorni poco delineati e dalle tinte fosche.  La procura lo sta facendo ascoltando direttamente i calciatori e nelle prossime ore toccherebbe anche a Federico Bernardeschi e ad Alex Sandro, rispondere alle domande come persone informate dei fatti. Ma quali sono i nuovi fatti contestati? La gestione degli emolumenti con il differimento del pagamento di alcune mensilità per fronteggiare gli effetti della crisi economica, conseguita a causa della pandemia, attraverso documenti privati poi fatti sparire.

Nell'indagine di Torino verranno ascoltati anche i procuratori dei giocatori che hanno preso parte ad ogni trattativa e sono stati coinvolti più o meno direttamente nelle decisioni prese e che dovranno essere spiegate agli inquirenti nell'ultimo filone dell'inchiesta ‘Prisma'. Tutto era nato sulla questione plusvalenze e la gestione dei bilanci, adesso si indaga anche su accordi collaterali a cavallo del periodo 2019-2021 in pieno Covid. Ma cosa cerca l'accusa di preciso? Il reato consisterebbe nell'aver concordato con diversi giocatori un patto per la riduzione dei propri emolumenti con il posticipo di alcune mensilità per fare fronte alle entrate insufficienti, senza mettere alcunché in bilancio.

Il primo calciatore ad essere stato convocato in Procura a Torino, è stato Paulo Dybala
Il primo calciatore ad essere stato convocato in Procura a Torino, è stato Paulo Dybala

Il che, fosse dimostrato, aggraverebbe l'accusa di falso in bilancio già contestata alla Juventus. Sul piatto ci sarebbero 4 mensilità per diversi giocatori bianconeri, dunque, diverse centinaia di migliaia di euro. A essere tra i primi giocatori ascoltati, Paulo Dybala, l'argentino che oramai è in rotta di collisione con la Juve con cui non rinnoverà e che è stato convocato dopo le perquisizioni avvenute nei giorni scorsi. Al calciatore è stato chiesto di spiegare alcuni accordi riservati siglati con il club – le cui carte non si trovano – per differire il pagamento di quattro mesi di stipendio. Richiamando da vicino la famosa "carta Ronaldo", quel documento in forma riservata che sarebbe stato sottoscritto tra portoghese e società di cui si è parlato ma del quale non c'è mai stata traccia concreta.

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