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In Inghilterra non si scherza col razzismo: due mesi e mezzo di galera per un post su Saka e Sancho

Tolleranza zero in Inghilterra sul tema del razzismo: una clip di 18 secondi postata da un uomo di 52 anni su Facebook dopo la finale degli Europei vinta dall’Italia sulla Nazionale di Southgate, un video in cui il ‘tifoso’ riversava su Saka, Sancho e Rashford una serie di insulti razzisti, gli è costato due mesi e mezzo di carcere. La sentenza è subito esecutiva.
A cura di Paolo Fiorenza
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Spesso sentiamo parlare di tolleranza zero nei confronti del razzismo ed in Inghilterra prendono la frase decisamente alla lettera. Un post su Facebook, una clip di 18 secondi pubblicata da un ‘tifoso' britannico dopo la finale dei campionati Europei persa dalla Nazionale di Southgate contro l'Italia, è costato all'uomo una condanna a due mesi e mezzo di carcere, sentenza subito esecutiva.

Il 52enne Jonathon Best aveva pubblicato una serie di improperi razzisti nei confronti di Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka, ovvero i tre giocatori che hanno sbagliato i rigori nella sequenza che ha deciso il torneo continentale. Martedì l'uomo è stato condannato a 10 settimane di prigione presso il tribunale di Willesden, nel nord ovest di Londra. In precedenza si era dichiarato colpevole di aver inviato tramite un network di comunicazione pubblica un messaggio o un argomento offensivo o indecente o osceno o minaccioso.

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Il pubblico ministero ha ricostruito davanti alla corte i fatti che hanno portato alla condanna del tifoso: "Jonathon Best è andato su Facebook per trasmettere in streaming una raffica di abusi razzisti nei confronti dei tre giocatori che hanno sbagliato i rigori durante la finale. Ha usato i social network per diffamare pubblicamente questi tre ragazzi che hanno cercato di segnare per l'Inghilterra. Quando un amico di Facebook gli ha chiesto di rimuovere il contenuto gravemente offensivo, Best si è rifiutato di farlo, affermando che sul suo profilo poteva fare quello che voleva". La clip è stata poi rimossa su iniziativa dello stesso Facebook, dopo la segnalazione alla polizia.

Non c'è assolutamente spazio nel gioco del calcio, né altrove, per il razzismo – ha continuato il pubblico ministero – Siamo impegnati a consegnare alla giustizia gli autori di crimini d'odio dove ci sono le prove per farlo. Vorrei ringraziare l'individuo che ha segnalato questo spaventoso crimine di odio e spero che questo procedimento giudiziario serva in qualche modo a educare e scoraggiare le persone dal pubblicare odio sui social media".

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